Forse non era tutto sbagliato.

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drums182
view post Posted on 15/1/2012, 18:59     +1   -1




Questo è il secondo episodio, il primo è questo:

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[Piccolo riassunto della puntata precedente: Io e Sara, una mia amica siamo a un concerto dei Blink, ci notano per la nostra voce e ci chiamano dietro le quinte per sentirci meglio. Io finisco a fare sesso con Mark, e Sara con Tom. Torniamo a casa con i loro numeri in tasca e una promessa di collaborazione a qualche canzone.]
Enjoy it!
***********


Erano passate poco più di due settimane dal concerto, e io e Sara non potevamo smettere di pensare a quello che ci era accaduto. Era stranissimo, non capita tutti i giorni di avere un'avventura con Hotpants e il suo compagno di merende...
"Abbiamo i numeri, dovremmo chiamarli, anche solo per la collaborazione. Non credi?"
"Sì, hai ragione, abbiamo preso un impegno, è passato già un po', è meglio sistemare le cose. Tutte."
"Cosa intendi per tutte? Non crederai davvero che possa accadere come l'altra volta?! Mi dispiace dirtelo, ma il tuo amico Delonge dopo due settimane avrà già trovato altra carne fresca..."
Avevo appena detto un mare di stronzate e lo sapevo bene, ma c'era qualcosa che non mi quadrava in quella storia. Per il signor "occhi di ghiaccio fuso" e per quella testa matta di Tom era stato solo sesso, come lo era per noi. Ma ero sicura che continuando con questo passatempo io e Sara avremmo potuto legarci di più a loro. Come sapevo questo, ero certa anche di un altro dato di fatto: se mai fosse successo che per noi non fosse più solo sesso, a loro non sarebbe importato niente, sarebbero semplicemente saltati dal nostro letto a quello di un'altra. Pronti per un'altra avventura senza sentimenti, per non compremettere i loro "felici matrimoni".
Ma io forse ero già compromessa. Sara ne parlava come se fosse stato un divertimento senza fine, io non lo percepivo proprio così. Forse ci ero già cascata, ma non volevo pensarci. Quindi era deciso, non potevamo più fare certe cose con Mark e Tom, era per il nostro bene.
"Dai, ma come sei maliziosa. Sappiamo tutt' e due perchè ha la fama di Hotpants, ma mica posso essergli passata così indifferente.. non può aver già trovato carne più fresca di me!"
"Sì. Dai Sara! E allora se tu non sei passata indifferente a Tom, Mark di me cosa dovrebbe pensare? Che domani molla moglie e famiglia e viene a farsela con me?! Dai, smettila di dire cavolate, sai meglio di me come sono fatti quei due."
"Boh, forse hai ragione.. Vabè, dai. Chiamiamoli! Chi li chiama, però?"
"Dammi i numeri, li chiamo io."
Appena agguantato il bigliettino con i preziosi numeri cominciai a comporli sul telefono. C'era sia il cellulare di Tom che quello di Mark. Quello di Tom nemmeno l'ho visto, ho fatto automaticamente l'altro numero. Sara deve essersene accorta, perchè mentre l'operatore faceva il trasferimento di chiamata all'estero ha cominciato a sghignazzare.
"Poi dici a me che devo smettere di pensare a Tom. Ti sei fiondata sul numero del tuo "occhi di ghiaccio" senza pensarci mezzo secondo!"
"Vaffanculo, prova tu a parlare di affari col tuo Delonge. Mentre stavamo andando via l'unica cosa che è riuscito a fare è stato guardarti il culo e sbavarsi addosso!"
Glielo dissi in fretta, preoccupata che potessero rispondere alla chiamata da un momento all'altro e sentire questo imbarazzante discorso.
"Pronto?"
Sempre quella voce. Non cambiava mai. Alla tv, a due centimetri di distanza, nei cd, negli amplificatori, nei momenti più speciali; rimaneva sempre lei.
"Pronto Mark? Siamo Sara e io... C-come va lì?"
Si sentì un attimo di silenzio, evidentemente non si aspettava una nostra chiamata. Ma non doveva essere solo, qualcuno rise. La risata di scherno inconfondibile di Tom.
"Ahahahah, cosa c'è Hoppus, sei emozionato come un ragazzino?"
Ci stavamo scompisciando dalle risate, povero Mark. Nel frattempo avvertimmo una botta dall'altro capo del telefono, un grugnito e infine la risata di Mark. Chissà per quale ragione pensammo che avesse tirato un bonario cazzotto in faccia al suo amico.
"Raggazze! Come va?"
"Noi tutto ok! Voi?"
"Ah, si, si tutto ok anche noi!"
Eravamo tutti e 4 imbarazzati, di solito non si chiama la gente con cui hai avuto un' avventura di 6 ore e via, soprattutto se sono star del loro calibro.
"Bè, l'ultima volta eravamo rimasti dicendoci che avevate bisogno di un paio di coriste in qualche occasione. Su, sputate fuori tutto!"
Cercavo di mantere il tono fermo e disteso, per non far percepire il mio imbarazzo. Era da troppo che non sentivo la sua voce, e poterlo solo sentire e non vedere mi turbava.
"Mh, che ne dite se la prossima settimana facciamo un salto lì?"
"Sì ragazze, avete capito bene, i Blink stanno per tornare, e non saranno stanchi e zoppicanti come dopo 2 ore di concerto!"
La delicata e soprattutto poco esplicita frase di congedo di Tom ci fece arrossire come due peperoni. E grazie, ci eravamo appena promesse di lasciarli stare, e loro ci venivano a dire che sarebbero venuti da noi freschi e riposati, a differenza dell'altra volta...
"Ok, quindi vi aspettiamo Lunedì della prossima settimana.."
La voce mi ballava un po', ero davvero sgomenta, e Sara anche.
"Sì, ci vediamo fra qualche giorno!"
Sentimmo il click della fine della chiamata, ci guardammo in faccia, e non potemmo fare a meno di metterci a ridere, la storia si stava per ripetere. Ne ero felice, ma anche molto spaventata.
"Cosa pensi che succeda se tornano qui e facciamo peggio dell'altra volta?"
"Ma l'hai detto tu prima, loro sono abituati a saltare da un letto all'altro, non può succedere niente, dobbiamo prendere quello che c'è!"
Mi feci forza, e glielo dissi chiaro e tondo.
"Ma è possibile che non l'hai capito? Ho visto quando eri con Tom, sembravate due animali. Quello era solo sesso. Ma per me e Mark non sono convinta di questo."
"Cosa stai cercando di dirmi? Perchè se è quello che penso sei nella merda..."
"Oh senti, non lo so. Forse lo so ma non lo voglio sapere. Insomma, INQUESTEDUESETTIMANEHOCAPITOCHEPERMENONERASOLOSESSO."
Gliel'ho detto così, urlandolo, ma tutto d'un fiato, quasi come se fosse uno urlo di sfogo, ma senza volerlo realmente fare. Lei mi guardava basita, gli occhi aperti come non mai.
"Non ci ho capito un cazzo. Ti vuoi degnare di parlare come una persona civile?"
"Lo so che hai capito benissimo. Sei cinica. Te lo ripeto. In . queste . due . settimane . mi . sono . accorta . che . forse . per . me . non . era . solo . sesso . Bene, ora lo sai, e sai anche che tra una settimana saranno qui. Sto andando in paranoia."
"Immagino. Io invece non vedo l'ora di vedere Tom, e non per il tuo stesso motivo. Semplice piacere. Ho finalmente capito il senso del suo soprannome, e finchè ce n'è non ho intenzione di scordarmelo."
"Ti auguro solo di non finire come me."
Quel giorno la mia vita mi è passata al rallentatore. Tutti i miei ex, le mie amiche, la mia vita di ragazza matta, ma fino a quel momento con i piedi per terra. Poi buum! D'un tratto il casino. I Blink, Mark, il concerto, la collaborazione, il divano, quello che era successo. Non si poteva tornare indietro ora. Avevo sempre avuto un debole per gli occhi azzurri, ma quelli, chissà perchè, avevano più potere degli altri. Erano di ghiaccio, ma talmente caldi che fondevano qualsiasi cosa gli si mettesse davanti.
Io e Sara passammo il resto della settimana ad annoiarci e a pensare a cosa sarebbe potuto accadere.
"Sai, adesso sono spaventata anche io. Metti che succeda qualcosa, che anche Mark sia nella tua stessa situazione, oppure che Tom lo sia: sarebbe un problema. Già vedo i titoli dei giornali: 'Il cantante e il bassista dei Blink lasciano figli e mogli per due fan italiane conosciute in tour.' Chi cazzo lo spiegherebbe alle nostre famiglie? Cosa ci direbbero?"
"Semplice, ci direbbero che ci siamo bevute il cervello. Che ci stanno solo usando, e che siamo delle imbecilli a pensare di poter combinare qualcosa di buono con quei due."
"Che consolazione."
"Dai, andiamo a dormire, domani arrivano, chissà a che ora ci chiamano..."
Il giorno seguente il cellulare di Sara squillò, Tom la stava chiamando.
"Pronto?"
"Ehm, sono Tom, siamo arrivati ora... ehm... tu sei Sara, vero?"
"Sì, sono io! Da dove dobbiamo venire a prendervi?"
"Ah, che bello che sei tu, avevo voglia di sentirti, comunque siamo all'aereoporto!"
Click, bum.
Lui butto subito giù il telefono, probabilmente conscio di quello che si era lasciato sfuggire, e noi ci guardammo esterrefatte. Col terrore negli occhi. Quando Thomas Matthew Delonge parla con quel tono, dicendo quelle parole a qualche tipa bisogna stare attente.
"Cazzo, corri che sono arrivati!"
"Sì ho sentito! Come sto? Sono a posto così?"
"Sì, stai bene, io sono ok'?"
"Sì, dai, fuori!"
In 20 minuti gli eravamo davanti.
"Ciao ragazze!"
Un Tom così impacciato e timido non l'avevamo mai visto, e Sara aveva lo schifo dipinto in faccia. Non ci credeva che il mito di Hotpants le fosse quasi crollato ai piedi, senza che a lei importasse più di tanto.
"Ciao gente! Allora, com'è andato il viaggio?"
"Tutto a posto, bè, direi che in mia assenza ti sei mantenuta bene, eh!"
Credo di essere diventata bordeaux, non me l'aspettavo che Mark me lo dicesse così, alla spiccia.
"Oh, grazie! Vedi, non sei indispensabile tu per farmi rimanere in forma!"
Ok, basta con le allusioni al concerto, ero decisa ad andare avanti senza ricaderci. E a questo punti credo anche Sara.
"Su, montate in macchina che andiamo a casa!"
Dopo 5 minuti che eravamo partiti vidi la mano di Tom allungarsi verso la coscia di Sara, che stava guindando. Lei nemmeno lo guardò.
"Tom, mi puoi prendere un cd a caso dal cruscotto?"
Con tutta la confusione che c'era in quella macchina gli sarebbero servite entrambe le mani, insomma un modo carino per dirgli di levarsi...
Anche Mark doveva aver visto la scena, perchè fece uno sghignazzo, e fece scivolare la sua mano sulla mia. Stavo cominciando a sudare freddo, ma non avevo nè il coraggio nè la voglia di respingerlo. Sapevo che avrei dovuto, ma non ne ero in grado.
Intanto successe qualcosa, perchè Sara si incazzò, e non poco!
"Ma tu vedi questi, si mettono a andare ai 20 all'ora in autostrada, poi ti tocca di inchiodare!"
La macchina aveva dato una frenata talmente brusca che Mark non si lasciò sfuggire l'occasione per cingermi le spalle. Anche qui sapevo che avrei dovuto spostarlo, ma complimenti per la creatività, come premio gli appoggiai la testa sull spalla e cominciammo a parlare fra noi.
"Come vanno le cose in America?"
"Sto rompendo con mia moglie."
Per poco non collassavo. Riuscii a fare un pensiero completo per grazia di Dio, e quello che ne uscì fu che lui stava divorziando dalla moglie, e intanto era venuto in Italia ed eravamo su un sedile abbracciati. La cosa mi piaceva.
"Ah, ehm.. mi dispiace, sai a volte è difficile incontrare la persona giusta.."
Per risposta appoggiò la sua testa alla mia, e cominciò a baciarmi i capelli, mi voltai verso di lui e gli diedi il vero benvenuto in Italia.
"Però, la tua amica con Mark ha già cominciato a darci dentro, secondo me arriviamo a casa che loro sono completamente svestiti e noi quasi!"
La finezza e la pacatezza di Tom non ci toccarono, eravamo impegnati, ma Sara gli rispose per bene.
"Loro possono fare quello che vogliono, io arriverò a casa con i vestiti addosso, le labbra asciutte e la bocca chiusa!"
Inchiodò di nuovo, ma stavolta per un semaforo. Sapevo perfettamente che stava odiando quella situazione. Ferma al semaforo con Tom di fianco che la provocava anche solo con la sua esistenza, "brutto" affare. Tre quarti di universo femminile che avrebbe dato tutto per essere al suo posto, e a lei giravano le scatole!
Detto fatto, in 5 secondi Tom era completamente sul sedile di lei, e a giudicare dai rumori fu un gran bel benvenuto anche il loro.
Io e Mark continuammo per 10 minuti, non sapevamo se le nostre lingue stessero facendo un Cha cha cha o un Tango, ma qualsiasi cosa fosse era stupenda. Ogni bacio era diverso, sempre più sorprendente dell'altro. Devo ancora capire se è un uomo o che cosa sia.
"Ragazzi, tra due minuti potete dare il meglio di voi, siamo a casa! Scendete, dai!"
"Hoooppuuuuusss! Smettila di pomiciare come fanno i ragazzini! Fai come me!"
Un secondo prima che Mark alzasse la testa per guardare Tom, lui infilò una mano nei pantaloni di Sara, che urlò e gli tirò una tale sberla da far ridere perfino il vicino che tagliava le rose.
"Ahahahahah, Delonge, tu sì che sei bravo!"
Nemmeno il tempo di lasciar finire la frase a Mark che stavamo avanzando verso la porta con gli occhi chiusi, mentre lui mi guidava alla cieca.
Alla cieca proprio, perchè ci schiantammo contro la porta, dalla sorpresa mi morse lingua e labbro in una volta solta, e imprecai sommessamente. Amen, almeno si era aperta.
"Ragazzi, questa è casa nostra!"
Mi stupivo di me stessa, ero riuscita a recuperare un po' di contegno in 5 nanosecondi per far vedere la casa!
"E' bella!"
"Oh, guardate, anche qui c'è un divano!"
L'ironia di Delonge era davvero poco velata, ma poco importava. Era solo la verità.
"Senti, mister "ironia portami via", vatti a fare una doccia, che andiamo a mangiare!"
"Non me lo faccio ripetere due volte!"
Prese in braccio Sara e sparirono in bagno, si sentì aprire la doccia, e poi più niente.
"Tom, ma cosa fai!?"
"C'è una doccia, siamo in due, ed è da due settimane che non ci vediamo, fai una botta di conti."
La botta di conti l'hanno fatta le loro labbra, si stavano mangiando vivi, quando Tom la sollevò e ricominciarono. Quello che era successo nel backstage sembravano cose da casti ragazzini in confronto.
Io e Mark ci guardammo e ci mettemmo a ridere non appena la porta si chiuse, ma dovevamo parlare seriamente.
"Mark, ti devo parlare."
"Anche io."
"Comincio io. Allora, credo che ricorderai cos'è successo due settimane fa. Sappi che sono stata veramente bene, e che c'ho pensato per tutti questi giorni. Ora non mandarmi affanculo."
"Sono stato bene anche io, sai, ho avuto come l'impressione che non sia stato solo sesso. Di solito per me lo è, ma quello è stato diverso. Avevo rispetto per te, infinito rispetto. Magari per quello che abbiamo fatto poteva anche non sembrare, ma credimi che era così."
"Nessuno mi aveva detto che mi aveva rispettato così. Ci tengo a te."
"Anche io. Poi con Skye sto rompendo.. sai, mi sono accorto che forse non siamo fatti per stare insieme... Anche se lei è l'unica donna a cui ho detto che la amo."
Non sapevo cosa dirgli, lo abbracciai e basta; la mia testa sul suo petto, le sue mani sui miei fianchi sotto la maglietta, e finimmo sul divano. Di nuovo.
Faceva caldo, forse per l'ora, forse per il momento, così cominciai a svestirlo. Sul momento non volevo arrivare di nuovo a fare sesso, ma una cosa tira l'altra, e vòltati che ti rivòltati siamo finiti ansimanti e stretti l'uno all'altra. Sentimmo la doccia smettere di scrosciare acqua, e ci vestimmo subito.
"Maaark! Cazzo, alzati, togliti, vestitiiii!"
Il tempo di un bacio veloce ed eravamo vestiti.
"Però ragazzi, grondate tutti e due, ma cos'avete fatto? La doccia a secco?"
Ormai Mark sapeva perfettamente come fare a tenere testa al suo amichetto, non c'erano più di questi problemi!
"Dovresti provarla anche tu, sai, ci si stanca un po', ma poi sei felice e rilassato come dopo una doccia di due ore!"
Dieci minuti dopo eravamo fuori di casa diretti al ristorante ed alla sala di registrazioni.
"Mi puoi accompagnare in bagno?"
"Sì, arrivo, devo lavarmi anche io le mani."
Tanto lo sapevo che mi doveva parlare, le si leggeva in faccia. Non aveva scambiato una sola parola con Tom da quando erano usciti dalla doccia.
"Sai, prima ho capito che lui ci tiene davvero. Ma per me non è la stessa cosa. Sai, non pensavo che Tom potesse tenerci davvero a una donna.. Cosa devo fare ora?"
"Ora è un casino. L'orgoglio di Hotpants andrà in frantumi, ci starà un po' male, ma forse è il caso che tu glielo dica, non puoi più usarlo come scopamico, ora che sai."
Tornammo al tavolo, Mark e Tom avevano già ordinato anche per noi, così non potemmo fare altro che parlare degli studi di registrazione nella zona.
"Tesoro, ne conosco uno qui vicino, in un'ora di macchina ci si arriva!"
"Fantastico! Che dici Tom ,andiamo lì?"
Tom era come perso, per la prima volta vidi un sorriso malinconico sulla sua bocca.
"Eh? Sì, va bene..."
Io e Mark andammo a pagare, per lasciare il tempo a Sara di parlare con Tom. Non era di certo una cosa facile, ma speravo con tutto il mio cuore che ne venissero fuori tutti e due senza troppi danni.
"Tom, ti devo parlare. Sai, forse c'è qualcosa che non è come credi."
"Lo so benissimo come stanno le cose. Quello che mi chiedo è come ha fatto una ragazza come te a fregarmi. Non mi era mai successo. SONO IO CHE PIANTO O DICO DI NO ALLE PERSONE, NESSUNA HA MAI CERCATO DI RIFIUTARE TOM DELONGE! "
"Se fosse solo questione di sesso non rifiuterei certo, ma mi sono accorta che per te c'è qualcosa di più, e per me non è così. Ho cercato di fartelo capire, ma tu non ne volevi sapere. Credi di star meglio ora che te l'ho dovuto dire a muso duro?"
"No, ma dovevi avere il coraggio di dirmelo in faccia. Cosa c'è che non va? In macchina dall'aereoporto non mi volevi nemmeno baciare quasi. Mi spieghi cosa ti è preso? Sai, l'altra volta non mi sembrava che ti facessi tanti problemi. Solo Cristo sa tutto quello che abbiamo fatto, e ora non puoi venire a farmi di questi discorsi da sentimentale."
"Invece posso! Mi costa parecchio doverti parlare così, perchè con te mi ci trovo bene, ma finchè era solo questione di letto era tutto ok, io ero una delle tante, e tu pure. Ma ora che per te è diverso non potrei tollerare che facessi la stessa cosa anche con un'altra. Tu non sei il tipo per me Tom."
"Non ci credo che mi stai scaricando così."
Il viso gli ricadde fra le mani davanti a quello di Sara. Di sicuro non le faceva piacere vederlo così demoralizzato, ma non le piacevano nemmeno gli occhi con cui la stava guardando. Si protese verso di lei, e le rubò un bacio, che non era travolgente come tutti gli altri, aveva un qualcosa di amaro. Era un bacio d'addio, di quelli sudati.
Quando fummo fuori guidai io per andare alla sala, in macchina regnava un silenzio rigido e spesso, che si ruppe solo quando arrivammo a destinazione.
"Siamo arrivati, prendete le cose e portatele dentro! Tom, ti scoccia darmi una mano a parcheggiare decentemente?"
"No, figurati. Prima però lascia scaricare gli amplificatori e tutto a Mark e Sara."
La mia era stata una mossa strategica, dovevo sapere cosa stava succedendo, e lo dovevo sapere da Tom, era lui che stava peggio, era lui che dovevo ascoltare.
Il bagagliaio si chiuse, segno che gli altri due se n'erano andati.
"Tom, cos'è successo? Che si tratta di Sara si può facilmente immaginare, ma..."
Lui aveva gli occhi persi, stava vagando con la mente attraverso la sua vita. Un'altra vita rivissuta in un giorno, come me.
"Mi ha detto che per lei è solo sesso. Anche per me lo è sempre stato, con le altre. Con lei non so perchè , ma non riesco a usarla solo come strumento di piacere, c'è qualcosa in più che ci lega. Prendi te e Mark, era chiaro da subito che c'era altro."
"Lascia stare me e Mark, parliamo di te. Credi di voler riprovare a parlare a Sara?"
"No. Credo che troverò qualcun altra per scordare questa storia e per tornare a essere Hotpants."
"Tu non hai mai smesso di esserlo, ragazzo! Dai, fatti abbracciare! Prima o poi le delusioni toccano a tutti..!"
Che abbraccio strano, la sua testa non è sulle mie spalle, è sul mio seno. E le mie mani non sono sulla sua schiena, sono nelle sue tasche posteriori dei suoi jeans. Quando se n'è accorto ha alzato la testa e ha sorriso, il suo sorriso malizioso e dannato era tornato. E stavolta quella stregata sono io.
"Ohohohhh! Vedo che ti sei allargata parecchio per consolare un amico!"
"E-ehi, cosa ti salta in mente? Ti sto solo abbracciando!"
"Sì, certo. Almeno le mani mettile nelle tasche davanti..."
"Non ti smentisci mai!"
Reclinando la testa per ridere mi ritrovai la sua bocca sulla mia.
"Tom, cosa fai? Io sto cercando di costruire qualcosa con Mark, col tuo fratellone. Non complicare le cose anche per me!"
"Nessuno lo saprà, chi se ne frega."
Tornò a cercare le mie labbra, e le trovò al primo colpo, mi sentivo strana, spaesata e in colpa, ma non mi sottrassi al limbo di lingue che ne derivò. Preferivo i baci di Mark, Tom se la cavava benone, ma erano baci standard, quei baci che appartengono a ragazzi che sono abituati a farsi 3 o 4 ragazze a sera. In due minuti eravamo sul sedile, mi sentivo più in colpa che mai, ma ignorai i miei sentimenti.
"Tom, noi non...ok, va bene."
Rise mentre mi baciava, e cinque minuti più tardi stavamo sudando come degli animali. Finalmente avevo capito perchè lo chiamavano Hotpants. Anche se il soprannome più appropriato sarebbe stato "Hotquellochecistasottoipants."
"Tom basta, dobbiamo salire subito!"
"Ancora cinque minuti, sei brava."
"Piantala di fare il coglione. Salti tutto il giorno da un letto all'altro. Non sono l'unica tigre del sesso sulla faccia della terra!"
Ci rivestimmo e corremmo a perdifiato fino alla sala. Tom prese la chitarra con la faccia scura, io guardai Sara con aria colpevole e baciai Mark mentre prendevo il microfono per cominciare a provare.
 
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view post Posted on 15/1/2012, 20:10     +1   -1
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NOOOOO D: aaaaaaaaaaaaaaaaaaa
*mano nei capelli*
oddio, le ho lette entrambe! sei brava e mi piacciono molto*v*
CAVOLO CAVOLO CAVOLO.
e adesso come si mette? D:
posta la terza al più presto XD
 
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drums182
view post Posted on 15/1/2012, 20:24     +1   -1




CITAZIONE (Kita» @ 15/1/2012, 20:10) 
NOOOOO D: aaaaaaaaaaaaaaaaaaa
*mano nei capelli*
oddio, le ho lette entrambe! sei brava e mi piacciono molto*v*
CAVOLO CAVOLO CAVOLO.
e adesso come si mette? D:
posta la terza al più presto XD

Grazie, ma dai, non ho fatto niente di speciale! Alla terza puntata ci sto pensando, perchè ho in mente una cosa col botto!
So che non è assolutamente il posto adatto per chiederlo ma sto andando in paranoia. Io dovrei andare al concerto a Lucca il 4 luglio 2012. Lo so che mi sono ridotta tardi a cercare i biglietti, ma secondo te ne trovo ancora? Poi, in giro non trovo la scaletta, sai se c'è già da qualche parte? Ultima cosa, poi smetto di stressarti: Per riuscire a beccare un posto in prima fila quante ore prima del concerto devo andare fuori dai cancelli?
Grazie, e scusa..
 
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view post Posted on 15/1/2012, 20:33     +1   -1
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non ti preoccupare XD provo a rispondere:
allora io devo andare al concerto dei blink il 3 luglio a milano e, devo ancora prendere anche io i biglietti XD
penso di si, dovresti riuscire a trovarli, anche perchè quando sono andata al concerto di settembre del 2010 mio padre ha preso il biglietto là, però non so se sia la stessa cosa, magari a Bologna c'era meno gente O:
La scaletta non la trovo neanche io da nessuna parte, non penso ci sia ancora. Dovrebbero tuttavia fare quelle dell'album nuovo più le classiche.
E per riuscire ad entrare per primi penso almeno cinque.. (c'è della gente che va là il giorno prima O: )
 
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drums182
view post Posted on 15/1/2012, 20:39     +1   -1




CITAZIONE (Kita» @ 15/1/2012, 20:33) 
non ti preoccupare XD provo a rispondere:
allora io devo andare al concerto dei blink il 3 luglio a milano e, devo ancora prendere anche io i biglietti XD
penso di si, dovresti riuscire a trovarli, anche perchè quando sono andata al concerto di settembre del 2010 mio padre ha preso il biglietto là, però non so se sia la stessa cosa, magari a Bologna c'era meno gente O:
La scaletta non la trovo neanche io da nessuna parte, non penso ci sia ancora. Dovrebbero tuttavia fare quelle dell'album nuovo più le classiche.
E per riuscire ad entrare per primi penso almeno cinque.. (c'è della gente che va là il giorno prima O: )

Non so come ringraziarti! Ti basti sapere che mi sto mettendo dietro già ora per il terzo episodio. Sono in paranoia e quindi devo sfigarmi! Domani pomeriggio, al massimo la sera credo di essere pronta per caricarlo! :DD
 
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view post Posted on 16/1/2012, 06:44     +1   -1
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© Terri

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Ok, grazie mille XD che sono proprio curiosa *v*
 
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