Il dopo-concerto.

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drums182
view post Posted on 14/1/2012, 18:04     +1   -1




Ciao a tutti, mi sono appena iscritta, e leggendo tutte queste fanfic stupende, bè, ho tirato fuori anche la mia!
Ah, ho letto anche gli altri racconti, e in molti si parlava di sesso, quindi credo che non vada fuori tema questo! :D

Non pensate che sia fuori di testa, perversa, megalomane e ninfomane. Abbiatene la certezza!
******

Ce l'avevamo fatta, io e la mia amica Sara eravamo sul treno per andare a vedere il concerto. Eravamo talmente gasate che ci eravamo perfino scordate di fare colazione!
"Sara! Ma dall'emozione non abbiamo nemmeno fatto colazione!"
"Poco male, tra mezzora saremo arrivate, mangiamo dopo!"
L'agitazione era tanta, era il nostro primo concerto dei Blink, ed era tutto il viaggio che i vetri della carrozza vibravano per il volume nelle cuffie del nostro Ipod, e per il nostro canticchiare sommesso. Brillavano gli occhi a tutte e due, e il viaggio è proseguito in silenzio, un silenzio quasi religioso.
Il mio Ipod suonava "I miss you", e mi perdevo nella voce calda e avvolgente di Mark, mentre quello di Sara ci dava dentro con "All the small things", lei si perdeva nel suono bello e dannato di Tom.
Avremmo fatto di tutto per vederli, e quando dico tutto, intendo proprio tutto.
Durante tutto il viaggio mi immaginavo come sarebbe stato vederli dal vivo, come sarebbe stato sentire la voce di Mark a 3 metri di distanza; credo che Sara stesse facendo lo stesso ragionamento con Tom. Non so per quale ragione, ma mi ha sempre attirato di più Mark, con quel suo fare più timido e più pacato, con quella voce suadente e profonda, con quegli occhi che ti portano via. E non si può certo negare che abbia un lato b di tutto rispetto: in "What's my age again" fra il suo e quello di Tom era una dura lotta scegliere. Sara invece, era completamente rapita da Tom, da quel ragazzo bello, ma con la faccia da dannato, da quegli occhi così particolari, dall'ironia un po' spinta e dai modi sciolti e sensuali. Ogni volta che sentiva la sua voce così particolare e unica rimaneva imbambolata e si scioglieva, non le si poteva leggere negli occhi cosa vedeva, ma era facilmente immaginabile.
La voce metallica dell'altoparlante annunciò che la fermata successiva sarebbe stata la nostra. Alzando gli occhi e fissandoci ci accorgemmo ben presto che provavamo la stessa cosa. Era euforia pura!
"Cazzo Sara..."
Non riuscii a finire la frase, mi tremolarono le labbra e mi si incurvarono in una strana maniera, prima all'ingiù e poi all'insù, fin quasi alle orecchie, con gli occhi che brillavano di luce propria. Sara sorrise nervosa e persa nei suoi pensieri.
"Non vedo l'ora, CE L'ABBIAMO FATTA!"
Non pensavamo che fossero già passati 20 minuti, ma in un batter d'occhio il treno frenò e si aprirono le porte, scendemmo, e cacciammo uno di quegli urli misti fra liberazione e felicità che ci avrebbero sentito fino al Polo Nord
"AAAAAH! CE L'ABBIAMO FATTAAA! SIIII!"
"AHAHAHAHAHAHAHAH, NON CI POSSO CREDERE! CI SIAMO, SIAMO DAVVERO QUI!"
Tutti lì attorno erano a conoscenza della nostra felicità, perfino il capostazione.
"Ragazze, questa è una stazione, non siete ancora al concerto e se non andate via immediatamente non credo che lo vedrete mai."
Ma tu vedi questo stronzo. Prendemmo i nostri zaini e ci incamminammo di buon passo verso il luogo della magia. Orgogliose come due bimbe facemmo vedere i biglietti ed entrammo, mancavano più di 6 ore all'inizio di tutto, ma noi dovevamo essere sotto al palco, noi dovevamo essere lì. Il sole era cocente, ma eravamo troppo euforiche per sentire qualsiasi cosa.
"Guarda, comincia ad arrivare tutta la gente, attaccati alle barriere, non deve passarci nessuno davanti!"
"Oddio, se ci passano davanti è la fine, dai dai, stringiti, attaccati, fai qualcosa!"
In meno di due minuti era tutto gremito di gente, e noi eravamo attaccate come delle cozze alle transenne, nemmeno fossimo delle scimmie.
Eravamo esauste, 3 ore avvinghiate a dei pezzi di ferro. 3 ore di silenzio per non perdere la concentrazione per proteggere il nostro angolo di cielo. Sara che guardava in continuazione il video di "First date", e io che guardavo in continuazione quello di "All the small things", sono sempre stata convinta che quel video faccia un sesso assurdo, e io avevo bisogno di caricarmi a palla, dovevo essere al massimo della condizione se volevo avere qualche speranza di farmi notare in mezzo a tutta quella gente.
Persa in mezzo alla mia immaginazione e al video che si ripeteva continuamente era arrivato il momento, io e Sara ci guardammo,quasi piangevamo di gioia entrambe.
"Eccoli che arrivano!"
L'urlo della folla, e soprattutto il nostro, fu devastante, talmente devastante da far sorridere a 32 denti i Blink. Eravamo un pubblico che gli piaceva, eravamo carichi come volevano loro, eravamo uno di quei pubblici casinari con cui potevano fare i cazzoni!
Cominciarono a suonare, l'intera platea che cantava e saltava con un'emozione indescrivibile. Dalla prima fila si poteva vedere tutto. Io e la mia amica potevamo sentire distintamente le voci nitide e pulite di Mark e Tom. Io ero puramente concentrata su Mark. Una voce così soave, così incantatrice non l'avevo mai sentita così vicino, e Sara sembrava pensare la stessa cosa di Tom, eravamo come in trans, la trans più bella della nostra vita.
Lo show andava avanti, e tra un cazzeggio e un altro dei Blink su quel magnifico palco, eravamo a metà dell'opera. Noi stavamo scalciando, saltando, ballando, urlando e cantando. E Tom deve essersene accorto, perchè ha parlottato 5 secondi con Mark senza microfono. Noi dalla platea eravamo basite.
"Ma che cazzo fanno?"
Grazie al cielo che ho fatto il Liceo Linguistico e che capisco qualcosa di inglese, perchè cazzo, ci sarebbe servito.
Tom si girò verso la platea, verso di noi, ma eravamo purtroppo convinte che non stesse guardando me e Sara, ma oltre le nostre figure, però con nostra somma e immensa sorpresa ci indicò.
"Salite, venite sul palco ragazze!"
"Oddio, ma dice a noi? Non ci credo, sta dicendo davvero a noi!"
Sara ormai si metteva a piangere.
"Sì, sta dicendo a noi, ma da dove cazzo passiamo? Oddio ci dobbiamo sbrigare, da dove passiamo porca puttanaaaa!"
Intanto quei cazzoni sul palco dovevano aver parlato con gli agenti della security oltre le barriere, perchè quando scavalcammo non ci disse niente nessuno, e corremmo a perdifiato sul palco, non si sa mai che cambiassero idea!
Ero faccia a faccia con Mark e Tom. Ero rapita, come è rapita una bambina davanti al suo babbo che salva un uccellino da un gatto. Io e Sara non riuscivamo a parlare, ma qualcosa dovevamo trovare. Tutte le mie conoscenze di inglese erano andate a farsi fottere in 30 secondi, avevo le gambe di pappa e la testa che girava, dovevo avere anche un gran sorriso ebete, perchè Mark mi guardò e si mise a ridere. L'unica cosa che riuscimmo a dire fu:
"Tutto questo è bellissimo, voi siete bellissimi, è un concerto stupendo!"
Ora anche Tom rideva, e Sara era persa nel suo piercing. Io ero completamente persa in Mark. Averlo a 30 centimetri di distanza era una cosa meravigliosa, gli si leggeva negli occhi quanto fosse simpatico, timido e tutto il buono che ci può essere in una persona. Stavo naufragando in quegl' occhi che mi dicevano:
"Dai ragazze, prendete un po' di strumenti, fate un po' di casino!"
Sara era persissima, stava cercando di parlare con Tom, che le sorrideva, e le chiedeva se voleva suonare la chitarra.
Mi balenò un'idea, mi voltai verso Sara.
"La sai suonare la batteria? Cioè, sai fare "All the small things" con la batteria?"
Speravo che mi dicesse di sì, con tutte le volte che aveva tamburellato le dita sul tavolo con quella canzone doveva esserne in grado.
"Ehm.. no.."
"Dai cazzo, pensa a quando tamburelli le dita, è la stessa cosa!"
Sapevamo entrambe che non era la stessa cosa, ma era da provare. Travis si dovette alzare dalla batteria, e Mark e Tom si guardarono in faccia un po' sconcertati quando mi misi davanti al microfono.
Sara attaccò a suonare. Non era certo Travis, ma c'era di peggio... un suono un po' sgaffo, ma era passabile. Non so come mi venne in mente di cantare, io ho sempre fatto schifo come voce, ma si vede che quella volta, non si sa perchè, ebbi fortuna. Il primo pezzo di canzone era andato, e per fortuna Sara si fermò, perchè non ne potevo più.
Mark e Tom vennero verso di noi sorridendo e autografandoci pantaloni e magliette.
"Ragazze, siete davvero brave."
"Grazie, ma è stata una cosa improvvisata, io non so cantare, e lei tantomeno suonare la batteria, è stato tutto culo!"
"Bè, avremmo piacere di risentirvi. Tra una mezzora lo spettacolo finisce, adesso chiamo due della sicurezza e ci aspettate nel backstage, ok?"
Non credevo che Mark avesse potuto dire questo. Ci mettemmo a piangere come due fontane. La platea non la rivedemmo più, ma vedemmo ben altro.
Eravamo nel backstage, saltavamo e urlavamo come due matte, sembravamo davvero fuori di testa.
"Cazzo! I Blink ci hanno detto che ci vogliono risentire! Ti ricordi Mark quando cantava nei +44? Aveva chiesto il supporto di una cantante..."
"Oddio, hai ragione, cazzo, speriamo..."
Lo show finì, e Mark e Tom arrivarono da noi.
"Ragazze, siete state... non so come definirvi, improvvisare in questo modo non è da tutti!"
Non sapevamo cosa rispondere, gli abbiamo praticamente riso istericamente in faccia.
Si resero conto del nostro imbarazzo, e ci abbracciarono. Dall'abbraccio di Mark capii che lui era veramente timido e tenero, come si poteva vedere dai video. La prima volta lo pensai dal video di "All the small things". Quando sulla spiaggia, lui è praticamente sempre dietro agli altri, e ci sono un paio di secondi dove ha lo sguardo da bimbo perso che non sa cosa deve fare. Negli altri video quelli che baciano le ragazze sono sempre gli altri, anche se lui avrebbe tutte le carte in regola per farlo.
Sara si stava sciogliendo, e anche io, cavolo, non resistevo!
"Ragazze, vi scoccia rimanere con noi per farci sentire qualcosa?"
"Scocciarci? Certo che no!"
Capendo che sarebbe stata una faticaccia feci per aprire il portafoglio per prendere un elastico da capelli. Non avevo considerato che avevo lasciato 2 preservativi dall'ultima volta. Me ne accorsi subito, ma ormai avevano visto tutti, una figura di merda talmente grossa che cominciai a farfugliare.
"Ehm, va bè, l'elastico non lo trovo... Fa lo stesso.. Tanto tra un po' comincerà a fare freschino.."
Io e Sara decidemmo di cantare un pezzetto di "I miss you", e gli piacque. Facemmo un po' i cazzoni, e ci ritrovammo sul divano del camerino a fare la lotta.
Io ero addosso a Mark, e Sara a Tom. Non ci sembrava vero, non capivamo cosa ci stesse succedendo, non ne avevamo la più pallida idea, ma ci piaceva.
"Dai Mark, smettila, ahahahah, mi fai il solletico!"
"Liberati se hai il coraggio!"
Il suo sorriso e i suoi pcchi mi portarono via di nuovo, a 10 centimetri triplicavano l'effetto su di me, ero come stregata, e probabilmente si percepiva...
"Tom, sei pesante, quando riesco a alzarmi vedi!"
"Sì, come no che riesci a alzarti!"
Mentre stavamo saltando sul divano, non so come, io e Mark ci ritrovammo a testa in giù, faccia a faccia. Lui ridacchiò, e per riflesso incondizionato mi trovai ad avere la fronte appoggiata alla sua. Fu un attimo quello in cui ci guardammo negli occhi, il più lungo che abbia mai vissuto. Le sue labbra mi cercarono, e davanti a me non c'erano più i suoi occhi, ma il buio, che lasciava posto a una sensazione di calore, mista a foga e protezione. Non smettevamo di tormentarci, io lo cercavo in continuazione, e così lui faceva con me, ci ritrovammo con le lingue abbracciate, e decidemmo che dovevamo farlo anche noi. Senza staccarci un attimo eravamo abbracciati, io avvinghiata a lui e lui sopra di me. Ora non si sentivano più i rumori della lotta fra Tom e Sara, credo ci stessero emulando.
Mi passarono per la testa milioni di brandelli di pensieri, mai uno intero.
"Cazzo, è sposato! Chissenefrega. Ha 20 anni più di me, porca puttana! Ecchissenefotte!"
Non mi poteva importare di nulla, solo di quel bacio che durava da un'infinità. Un bacio appassionato, lento e profondo, ma con dentro tutto quello che la foga doveva dire. Non avrei mai smesso, ma mi bloccai un attimo. Lui era tutto su di me, ma sentii comunque la presenza di qualcos' altro. Pensavo fosse una mano. Era il suo corpo che stava semplicemente dando segnali, e vidi Tom che si slacciava la cintura. Avevo i preservativi. Poco male.
Quello che ne seguì fu una cosa che non dimenticherò mai. Mentre Sara ci stava dando di brutto con Tom, il sesso che stavo facendo io con Mark era diverso. Come lo era lui. Era un atto pacato, timido e soave, ma non per questo meno eccitante. Lui sopra, io sotto; eravamo così da circa un'ora, quando smettemmo. Dormimmo lì, io appoggiata a lui, mentre mi abbracciava. Quando mi svegliai Sara stava ricominciando con Tom. Io ero esausta, anche se avrei ripreso volentieri.
Guardai negli occhi Mark.
"Ciao, ti immaginavo proprio così, è stato speciale."
"Non avrei mai pensato di trovare ad un concerto questo. Mi sembra di vivere in "Rock show."
Mi misi a ridere, e le nostre bocche si incontrarono di nuovo. Anche la notte prima le nostre labbra non avevano mai smesso di cercarsi, avevamo un costante bisogno di sentirci vicini.
Il divano ballava di nuovo, altro giro, altro regalo. Di nuovo come prima, solo molto più intenso, quasi come se fossero mesi che facevamo sesso insieme, quasi come se ormai conoscessimo cosa volevamo.
Tom e Sara stavano facendo di tutto, cose che avrebbero potuto dar insegnamento alle pornostar; io e Mark non ci eravamo lanciati in niente di ecclatante. Si può dire sesso fine a se stesso, senza tanti fronzoli e porcate in mezzo, ma quello che ho provato con Mark era fuori da ogni paragone e sterotipo.
Erano le 9, e alle 10 avevamo il treno.
"Mark... Dobbiamo andare, non voglio andare, sono stata troppo bene, ho bisogno di qualcuno così. Ma parte il treno..."
"Non capisco cosa sia successo. E' la prima volta che tradisco mia moglie... però.. wow."
Ci baciammo di nuovo, più profondamente di tutte le altre volte, potevo sentire tutto ciò che non mi aveva detto, e ne rimasi sbalordita. Tom ebbe decisamente un approccio più pragmatico con Sara, insomma, che seguiva di più il suo personaggio.
"Tom... Scusa, ma dovresti alzarti.. è stato bellissimo, non lo nego. Ma tra un po' non riesco a camminare, e devo arrivare alla stazione!"
"Hei, non dirmi che la mia bambolina se ne va proprio adesso! Ok, baby!"
Si diedero un casto bacio a stampo che sfigurava, e non poco, con le acrobazie di labbra e lingue che stavamo facendo noi.
Ci staccammo dalle loro bocche con i loro numeri in tasca e con la promessa che ci saremmo sentiti per una collaborazione.
Eravamo lungo il corridoio quando ci voltammo indietro, Mark mi stava guardando negli occhi, sembrava volesse dirmi qualcosa, ma mi voltai svelta, appena in tempo per vedere Tom che guardava il culo a Sara e per vedere la sua faccia di approvazione.
Ci incamminammo verso la stazione parlando, con un misto di vuoto e piacere infinito dentro.
"Tu con Tom, e io con Mark, non mi sembra vero, è successo?"
"Sì, è successo, abbiamo fatto sesso con i Blink, e forse li rivedremo di nuovo."

Edited by drums182 - 15/1/2012, 09:15
 
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