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K_Stratocaster.182°
view post Posted on 25/7/2011, 22:48     +1   -1




Ehilà, popolo del Simply Blink! Ecco una fanfic scritta da tre utenti del forum: Kita, Blink ~ Girl e Caster! Ognuno di noi rappresenta un componente dei blink, ma allo stesso ci siamo inserite nella fanfic di persona. Come hanno detto le colleghe e come dice il titolo è un ritorno al passato. Ovviamente non è terminata, siamo solo all'inizio. A voi i primi 3 capitoli! :D



Capitolo 1 ~ Tom/Fìppì


-Possibile che devi fare sempre tutti questi casini, Tom?-
-Ti assicuro che non centro niente questa volta, Mark!-
Era dalle 3 del pomeriggio che Mark mi assillava chiedendomi dov'era il suo basso rosa, non sapevo come dirglielo che non ne sapevo nulla!
-Scusa, non puoi prendere l'altro, quello bianco col polpo?- propose Travis
-Sì, ma...-
-Ma cosa? Non dirmi che non ti piace più quel basso?- chiesi io, con sguardo interrogativo.
-Beh, pensavo di usare quello rosa, no? Una specie di 'Ritorno alle origini'...-
-Haha, e magari io riprendevo la mia vecchia stratocaster! Mark, per favore!- dissi io mentre guardavo divertito il mio amico.
-Ah! Quasi quasi...- mormorò Mark.
Ma a che stava pensando? A volte non lo capisco. Oh no...forse...
-Non penserai mica sul serio? Io di nuovo con la fender? Non se ne parla proprio! Scordatelo!-
Ma Mark non dava cenni di cedimento, si avvicinava a me come io indietreggiavo a ogni suo passo.
-Vieni con me...dai, non ti fidi? Non vuoi essere di nuovo il cretino 20enne solo per un concerto?-
-Mark. Guardami. Io? 20enne? ORA? Hahah! Pensavo fossi minimamente cresciuto, ma a quanto pare vuoi tornare a vivere nel passato...-
-Ooh, giochiamo a fare i grandi, eh Tom?- intervenne Travis.
Che simpatico, davvero. A volte mi fa saltare i nervi. Lo fulminai con lo sguardo e mi lasciai trascinare da Mark in camera mia.
Mi guardò come se fossi un manichino, frugò nel mio armadio ed prese un paio di pantaloncini larghi, neri, a mezzagamba...
Ok, non li mettevo più, ma non sopportavo l'idea di buttare dei vestiti con un certo valore affettivo e solo a guardarli mi vengono in mente una miriade di ricordi...
-Allora? Che aspetti a metterteli...??- mi chiese Mark, impaziente.
-...Stai dicendo sul serio? Mark, se è uno scherzo è davvero di pessimo gusto...- dissi io, guardando da tutt'altra parte.

Capitolo 2 ~ Mark/Bea


Tom non voleva decidersi. Non voleva mettere quei dannati pantaloni.
- No Tom! Non è uno scherzo! Mettiteli e torniamo ventenni! – dissi mentre guardavo Travis che cercava le sue vecchie bacchette.
- Ma Mark! Non ne ho voglia adesso! – mi disse.
- E invece si che ne avrai! Tom hai bisogno di divertirti. – gli dissi.
Dopo mezz’ora che Tom era chiuso in bagno decisi di bussare.
- Hei Tom! Va tutto bene? – domandai.
- Si, tutto ok. – mi disse.
Quando uscì dal bagno era proprio ritornato un ventenne con qualche ruga in faccia, ma comunque con lo spirito da ventenne.
- Travis, Tom. Per prima cosa, per scherzare e ritornare alle origini dobbiamo rifare le cose che eravamo soliti a fare vent’anni fa. Qualcuno ha in mente qualcosa? – domandai.
- Skateboard? – chiese Travis.
- Correre nudi per la città? – chiese Tom, divertito.
- Ragazzi, qualcosa che facevamo ancor prima di tutto questo. Bere un buon caffè e fare una buona colazione nel Rose Bar!
- E’ vero! Non ci avevo pensato! – Disse Travis mentre ricordava.
- Muoviamoci allora e cominciamo la giornata bene! – disse Tom.
Arrivati al Rose Bar ci sedemmo in un tavolo e ordinammo la colazione che prendevamo di solito a quell’epoca. Caffè con brioche. Ottimi per iniziare una giornata. Mentre stavamo parlando delle ultime canzoni vidi da lontano tre ragazze sedute ad un tavolo.
- Tom.. Travis.. ma quelle là non sono…?
- Mark! Hai ragione! Sono loro!

Capitolo 3 ~ Travis/Caster


- Bea! - mi avvicinai al tavolo a cui era seduta mia cugina, insieme a due sue amiche... ah sì, erano quelle che ci aveva presentato tempo fa ad un concerto, Cate e Chi se non mi sbaglio.
- Hey Trav! E' bello vederti qui, come va? - disse Bea sorridente.
- Oh, bene! Sono qui con Tom e Mark, abbiamo deciso di... riprendere certe vecchie
abitudini, così siamo venuti qua a fare una bella colazione. -
A quelle parole gli occhi di Chi si illuminarono improvvisamente e un'espressione
sorpresa si stampò sul suo viso.
- Vecchie abitudini? - mi chiese.
L'unica risposta che ottenne fu il mio sorriso soddisfatto.
- E a voi come va? - continuai.
- Benone, oggi... - ma fu interrotta dalla voce di Mark che ci aveva raggiunti insieme a Tom.
- Ciao Bea! Ciao ragazze... Chi e Cate, vero? Ci siamo conosciuti a quel concerto. -
Entrambe annuirono in risposta e Mark sorrise.
Quando i loro sguardi si spostarono su Tom lui fece un cenno con la mano per salutarle, ma evidentemente le ragazze si accorsero
subito che qualcosa non quadrava, che c'era qualcosa di diverso.
La prima ad aprire bocca fu Cate
- Adesso capisco cosa intendevi per vecchie abitudini -
Le loro facce confuse e soprese erano una cosa assurda, in quel momento avrei voluto solo ridere e ridere.
- Come avete fatto a convincerlo?? - chiese Bea.
- Oh, è stato più semplice del previsto. Forse l'idea non gli dispiaceva poi così tanto - rispose Mark guardando Tom che era visibilmente imbarazzato.
- Poi, come ha detto Mark, Tom ha proprio bisogno di divertirsi. - dissi.
- Basta che si metta davanti ad uno specchio - disse Chi ridendo, poi continuò - No, davvero, a parte gli scherzi, è strano vederlo così. -
Era quasi... senza parole, ecco.
- E questo credo sia solo l'inizio -
- Si prospetta una storia molto lunga allora -
- Che ne dite se facciamo tutti colazione insieme? Noi dobbiamo ancora finire la nostra - tagliai io. Avevo capito che Tom si trovava in una situazione non molto piacevole, meglio
sviare il discorso.
- Ottima idea! Dai, sedetevi qua -
Così ognuno prese posto ed iniziammo a chiacchierare, c'erano molte cose da raccontarsi, non ci vedevamo da tempo. Il discorso "vecchie abitudini" in compenso non fu
più ripreso per tutta la mattinata.
 
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Blink ~ Girl
view post Posted on 26/7/2011, 20:55     +1   -1




Capitolo 4 ~ Tom/Fìppì

-Ragazzi, che ne dite se questo pomeriggio andiamo tutti al cinema?- chiesi io
Dovevo smuovere un po’ l’atmosfera, eh.
-E’ un’ottima idea! Possiamo vedere un film dell’orrore?- chiese entusiasta Chi
Chissà che aveva in mente quella ragazza…
-Ehmm…va bene, ok! Siete d’accordo?- chiese Mark, annuirono tutti, me compreso.
Più tardi, verso le 5 del pomeriggio ci ritrovammo tutti nella piazza davanti al cinema. A destra c’era un’enorme fontana, dove spesso la gente ci buttava delle monetine, pensando che porti fortuna. Sinceramente non ci ho mai creduto. Mi avvicinai, l’acqua era limpida e le monete sott’acqua luccicavano al sole. Mi incantai davanti all’acqua che scorreva e una voce mi fece tornare alla realtà.
-Ehy Tom, hai intenzione di rimanere lì tutto il pomeriggio? Vieni dentro, dai!-
-Sì, scusa Trav, arrivo subito…-
Entrammo nel salone dove si compravano i biglietti. Un’enorme stanza decorata da locandine di film, una gradinata al centro e un tappeto facevano da ingresso per le sale dove si sarebbe riprodotto il film.
L’unica cosa che non avevo chiara era: che film dell’orrore guardiamo?
Mark si avvicinò a me, come se mi avesse letto nel pensiero.
-Che film guardiamo? Dell’orrore, sì, ma che film?-
-Uno qualsiasi… basta che faccia davvero paura!- esclamò Chi
A cosa voleva mirare?
-Ho capito, lo scelgo io il film…- disse spazientita Bea, avvicinandosi al bancone per comprare i biglietti.
-Rido se sceglie un film romantico- disse Cate con un sorriso stampato in faccia.
Poco dopo ritornò, ci consegnò i biglietti dicendoci che offriva lei e entrammo nella sala. Era tutto buio, ma trovammo subito i posti. A quanto pare c’eravamo solo noi.
Il film iniziò quasi subito, la parte iniziale era molto noiosa, in compenso la fine fece rimanere tutti senza fiato.
Uscimmo dalla stanza e, tra i commenti ironici di Travis e Mark sul film, non mi accorsi che qualcuno mi stringeva la mano…
- Tom… sai dov’è il bagno?- chiese Chi con la testa bassa
- Mmh… Sì, è da quella parte-
-… Ok, la richiesta ti potrà sembrare strana, ma mi puoi accompagnare?-
La guardai confuso, ma mi diressi ugualmente verso il bagno, con lei dietro.
-Uhh…vieni?-
-Eh? E’ il bagno delle ragazze, non mi sembra il caso…-
-Mica ti vergogni? Non c’è nessuno…-
Mi tirò dentro e mi spinse al muro.
-Che hai intenzione di fare!?-
-Io? Niente…però tu farai quello che sai fare meglio… -
-Ok ora mi stai spaventando, scollati per favore!-
Non mi diede retta, sì avvicinò di più fino a quando i nostri nasi si toccarono. Per fortuna la suoneria di un cellulare spezzò quella situazione.
-…Cosa vuole adesso!?- disse esasperata Chi, rispose alla chiamata che a quanto pare non sembrò darle una buona notizia.
-Cooos… non ci posso credere… perché?? Sì sì bravo! Ma fammi il piacere! Non farti più vedere, sei davvero un idiota- tagliò corto lei, prima di chiudere.
-Dimentica cosa è successo e andiamo via, saranno preoccupati gli altri-
Non aprii bocca e mi lasciai trascinare per il braccio un’ultima volta prima di tornare nella stanza principale, dove tutti ci aspettavano.

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Capitolo 6 ~ Travis/Caster

- Dai Chi, non pensarci, sai quanti altri ragazzi ci sono là fuori che non aspettano altro di incontrare una ragazza come te???
Lascialo perdere quel tizio, evidentemente non trovava più tempo per giocare con le bambole -
Certo, non ero il massimo nel consolare i cuori spezzati, ma almeno riuscii a strappare un piccolo sorriso alla ragazza.
- Ha ragione Travis, so che non è piacevole una situazione del genere, ma non prensarci, ti avrebbe fatto
piacere rimanere con il tipo di persona che molla la propria ragazza al cellulare con qualche parolina? - disse Bea.
Penso che Cate semplicemente non sapesse che dire, si avvicinò e disse
- M&M's? - offrendo il pacchetto a Chi che, dopo aver dato un'occhiata fugace, ci infilò la mano dentro, estraendo una manciata di palline colorate.
Finalmente dopo qualche minuto Mark e Tom uscirono dal cinema e ci raggiunsero.
- Allora Chi, ti senti meglio? - chiese subito Mark.
- S-sì, adesso sì, scusate, è che... -
- Non preoccuparti, l'importante è che tu stia meglio. -
A proposito di stare meglio e riprendersi, in quel momento era Tom a dover riprendersi, sembrava avesse la testa per aria.
- Tom, hai visto qualche U.F.O? - chiesi io.
- Eh? Ah, no, figurati, stavo solo pensando ad alcune cose. Comunque, questa sera non abbiamo appuntamento per parlare del video di Up All Night? -
- Sì, certo, adesso andiamo. Ragazze, il dovere ci chiama, è stata una proprio bella giornata! Tanto poi ci s rivedrà, no? - chiese Mark prima che ci salutassimo.
- Sicuro! - fu la risposta di Bea sorridente.
- Perfetto! Allora noi andiamo, è ora di lavorare. Ci vediamo! -
Le tre ragazze salutarono in risposta e così si concluse il pomeriggio... ma la giornata non era ancora finita.

***

Il programma della sera era:
- incontrarsi da qualche parte con il gruppo del videoclip
- discutere del videoclip
- passare 2/3 del tempo a disposizione a sparare cavolate e a ripetere "No, dai, adesso parliamo di cose serie!"
- possibilmente fare cena
... e il dopo era tutto da vedere.

Mark attaccò la chiamata e subito disse
- Allora, ho sentito i ragazzi e loro hanno pensato di vederci in un posto tranquillo -
- Ma io ho fame -
Bhè, in effetti anche io sentivo un certo languorino, Tom non era l'unico a sentire lo stomaco vuoto.
- Allora... potremmo andare a mangiare da qualche parte e discuterne là - propose Mark.
- Ma non sarebbe un posto tranquillo poi -
Giusta osservazione Tom.
- L'ideale sarebbe andare a casa di qualcuno - dissi io.
- Allora: cibo, posto tranquillo... prendiamo qualcosa da mangiare da asporto e andiamo a mangiare a casa di qualcuno che abbia la casa libera -
Mark pronunciò quelle parole con un entusiasmo quasi esagerato e poi, scusate... io cosa avevo appena proposto???
- E io che ho detto? -
- Travis, non hai detto che avremmo preso qualcosa da mangiare, ma solo che saremmo andati a casa di qualcuno - disse Mark ironico.
- Io continuo ad avere fame -
Non sapevo chi dei due avesse parlato, se Tom o il suo stomaco. Forse il brontolio aveva sovrastato la sua voce.
- Sì, abbiamo sentito Tom, sia te che il tuo amico là dentro. Che ne dite di un bel burrito?? -
Il burrito fu la prima cosa che mi venne in mente.
- Oh, se gli altri son d'accordo sarò più che felice di andare a cena col Signor Burrito! - disse Tom.
- Ok, allora chiamo gli altri e vediamo un pò se gli va bene il programma. -
Mark prese il telefono, se lo mise all'orecchio e, dopo qualche minuto iniziò a parlare. La chiamata
non durò molto, fatto sta che dopo una ventina di minuti ci ritrovammo tutti a casa di uno del team-videoclip, con la nostra cena pronta per
fare una passeggiata nel nostro apparato digerente e un videoclip da ideare.

***

- Svegli tutta la notte... hey, un altro video in cui correte nudi per tutta la notte, sicuramente non sarete gli unici a rimanere svegli poi. -
Ci fu una risata generale, andavamo avanti così da almeno un quarto d'ora, dopo la prima battuta ci si perde in ironia e scherzi, addio discorsi seri.
- A parte le cavolate, vada per la classica struttura: giriamo due clip, uno in cui vi riprendiamo mentre suonate ed un altro in cui, bhò, riprendiamo
delle scene, poi li incastriamo e, ta dà, è fatta! -
- Perfetto. - rispondemmo all'unisono io, Mark e Tom.
- Bene. Adesso, prima di pensare al primo clip, pensiamo alle scene. Cosa proponete? -
Ci fu un attimo di silenzio e riflessione interrotto quasi subito dalla voce di Mark.
- Potremmo... potremmo inserire una scena in cui si vede della gente camminare, un cammino con vari ostacoli, la vita... qualcosa che raffiguri la vita. -
Immaginai subito la scena

SCENA 1:

- La strada è lunga ragazzi, iniziate a camminare - disse ironico il regista.
- Ma... avevamo detto che dovano esserci degli ostacoli -
In effetti per i tre ragazzi la strada sembrava non finire ed era così dritta e vuota. Una semplice strada in mezzo al deserto, non si intrevedeva niente, solo la
strada infinita.
- Oh, non preoccupatevi, incontrerete numerosi ostacoli. -
Iniziarono a camminare, le mani in tasca, gli sguardi seri, guardavano solo dritto davanti a loro.
Ormai erano passati alcuni minuti, ma le riprese continuavano, continuavano a camminare.
- Hey, quanto dobbiamo camminare ancora? - chiese Tom scettico.
- Oh, camminate, camminate. No avevate detto che questa scena doveva rappresentare la vita? -
Camminarono ancora e ancora, finchè finalmente non si fermarono.
- Ok, noi andiamo a fare una pausa - annunciarono i ragazzi delle riprese - Ma voi continuate a camminare, noi torniamo subito -
- Cosa??? State scherzando, vero??? Anche noi abbiamo bisogno di una pausa! -
Si sentivano tutti e tre già abbastanza nervosi dopo tutti quei passi, non avevano pazienza per ascoltare certe assurdità.
- No, non stiamo scherzando, per niente. Continuate a camminare. -
Tornarono sui loro passi quasi senza accorgersene.

* ore dopo*

- Avevano detto che sarebbero tornati subito. -
Ormai camminavano da ore, la strada non finiva più e tantomeno cambiava.
- Ragazzi, tutti mentono. - disse Mark.
- Che ne dite... se ci fermiamo un pò? -
- Travis, non bisogna mai fermarsi, bisogna sempre andare avanti e non mollare mai. -
- Sì, ma andare avanti in queste condizioni... aspettiamo gli altri. -
- Le persone non saranno sempre presenti durante il tuo cammino, lo sai. Dobbiamo provarci da soli. -
- Ma di cosa stai parlando? - chiese Travis confuso.
- Travis, abbandoni già al primo ostacolo? -

***

- Travis! Pianeta Terra chiama Travis, pronto? -
Interruppi il flusso dei miei pensieri.
- Oh, scusate stavo solo pensando... che dicevate? -
- Scartiamo l'idea di Mark. Qualcos'altro? -
- Non saprei. A questo punto opterei per l'idea della corsa notturna. - disse Tom ridendo.
Di nuovo.

SCENA 2

Avvolti tutti e tre nei loro asciugamani bianchi camminavano per la strada, l'aria era fresca, la notte limpida.
Arrivarono nel luogo in cui sarebbero iniziate le riprese, diedero i loro asciugamani ad un ragazzo e dopo qualche minuto iniziaronoa correre. Sentivano il venticello notturno sfiorare
tutto il corpo, sentivano gli sguardi della gente addosso, sentivano i sussurri, le risate. Ma era tutto parte della scena.
Le telecamere li seguivano ovunque andassero, li riprendevano con inquadrature diverse.
Svoltarono l'angolo e salirono su una panchina, ci corsero sopra, scesero, salutarono una vecchietta (a proposito, che ci faceva una vecchietta in giro a quell'ora?), Travis tolse
un sacchetto marrone dalle mani di un passante distratto e lo tirò per aria, Mark fece un giro intero intorno
ad una macchina ferma occupata da una ragazza incredula, Tom tagliò la strada ad un ciclista che fu costretto ad
inchiodare e per poco non finì con la faccia per terra (un ciclista?).
Finalmente si fermarono, raggiunsero il ragazzo con gli asciugamani che glieli consegnò, se li avvolsero addosso e... risero.
Avevano corso nudi, di notte... e lo avrebbero fatto ancora, sarebbero rimasti svegli tutta la notte.

***

- Sì, magari poi quando avrete tutti e tre una settantina d'anni ne gireremo un altro in cuicorrerete nudi per strada.
Ok, a quanto pare il tempo a disposizione è finito, quindi buonanotte a tutti ragazzi e pensate a cosa ficcare in quel benedetto video. -
Ci salutammo tutti, la casa si svuotò in qualche minuto, salimmo in macchina e ci fu silenzio.
- Bene, cosa facciamo adesso? - chiesi io.
- Andiamo a vedere come sta Chi, dai. -
- Tom, a quest'ora?? -
- Perchè no? -
Lo guardai per un attimo.
- Tu sei fuori. -

Capitolo 7 ~ Tom/Fìppì

Arrivammo davanti all’hotel in cui alloggiavano Chi e le sue amiche. Era situato nella periferia, perciò aveva l’aria di essere un edificio, appunto, nuovo. Entrammo e un lungo tappeto verde scuro faceva strada sino alla reception, per ora vuota per via dell’orario. Salimmo le scale a sinistra del bancone dove finiva il tappeto. Appena in cima, una voce ruppe il silenzio di tomba, prima sovrastato dagli scricchiolii degli scalini.
- Scusate, qual era la stanza? – chiese Mark
- Ehmm… 317, credo. Una volta avevo visto Cate prendere le chiavi dal suo zaino e aveva un ciondolo con questo numero. - dissi, guardandomi intorno.
Raggiungemmo la camera e ci fermammo davanti a fissare la targhetta col numero, appesa sulla porta. Si sentiva un televisore acceso.
- Se è la porta sbagliata giuro che ti disintegro! – disse a bassa voce Travis, rivolgendomi uno sguardo minaccioso.
Trascorsero svariati secondi quando finalmente mi decisi a bussare. Sentii delle voci e delle risatine, ma non capii cosa stessero dicendo; quando poi aprirono, sobbalzai leggermente...
- …Ciao..? – disse Chi, come se quasi lo stesse domandando. Era tutta spettinata e indossava una canottiera e dei pantaloncini corti. Smalto nero nelle unghie… non l’avevo mai notato prima.
- Che ci fai ancora alzata? Non sai che i bambini sono a letto a quest’ora? – dissi io, sorridendo e abbassando leggermente lo sguardo.
- Che ci fate voi, invece! Vi pare l’ora? E non sapevo che si è ancora piccoli a 20 anni e passa…- osservò lei, giocando con un ciuffo che ricadeva vicino all’orecchio.
- Noi? Tom voleva vedere come stav… - guardai male Mark – cioè, volevamo vedere come stavi, l’ultima volta abbiamo saputo che il tuo ragazzo ti ha lasciata, no?-
Vidi che lei aveva lo sguardo perso nel vuoto, ma chissà a cosa pensava.
- Ehy, chi c’è alla porta? – domandò Bea, che sbucò al fianco di Chi.
- Oh! Siete voi… accomodatevi! –
Entrammo nell’appartamento. Era piccolo, ma molto accogliente. C’era un piccolo televisore acceso e un orologio digitale che segnava le 3.17 di notte su un tavolino di fronte al letto matrimoniale disposto tra due comodini. Delle tende che coprivano la finestra e una porta, che presumevo fosse quella del bagno, decoravano l’insieme.
Bea si sedette vicino a Cate(che accennò un saluto con la mano), sul letto, con le gambe incrociate.
- Ciaaaao.. come mai qui? – chiese Cate piuttosto imbarazzata.
- Non ci vuoi? – dissi con tono deluso.
- Ma no, no, non intendeva questo!! ..Vero?? – disse Chi con tono leggermente agitato.
- Sìsì certo, allora noi leviamo il disturbo eh…cià – scherzai io, facendo finta di andarmene.
Sentii una mano stringere la mia, come al cinema.
- No ti prego…aspetta un secondo… devo parlarti…- disse quasi in un sussurro.

Edited by Blink ~ Girl - 1/8/2011, 00:08
 
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