A letto con l'amico;, TomxSkye

« Older   Newer »
  Share  
´unperfect_ josie,,
view post Posted on 27/5/2009, 20:16     +1   -1





-Skye, questa cosa deve finire!-
Alzo gli occhi sulla mia migliore amica e mi fermo a guardarla per un pò, sollevando un sopracciglio
-Di che diavolo stai parlando?-
L'occhiataccia che mi tira fa chiaramente intendere che è irritata per qualcosa. Ma dopotutto, Emily è sempre irritata per qualcosa, quindi non mi scompongo più di tanto
-Lo sai benissimo di che diavolo sto parlando, Skye!-
Sbuffo esasperata..
-No, di grazia. Non ho la minima idea di cosa ti frulla in testa... e la vuoi finire di ripetere il mio nome? So benissimo come mi chiamo!-
Sbatte violentemente le mani contro la scrivania, facendo volare tutti i fogli sul pavimento. Ok, promemoria per me: ricordarmi di non farla incazzare più del dovuto!
-Sto parlando, mia cara, di Tom!-
Immagino di essere sbiancata parecchio, il suo sorrisetto compiaciuto non abbandona quelle labbra nemmeno per un'attimo e io mi sento sprofondare dalla vergogna.
Forse vi chiederete il perchè di questa mia reazione, beh... è semplice: ho una storia con Tom DeLonge, nonostante sia sposata con Mark Hoppus.
Ha del pazzesco vero?
E la cosa ancora più folle è che quando Mark me lo presentò, non riuscivo a sopportarlo e non capivo come facesse Jennifer a riuscirci.
Ironico, sbruffone, folle, sessista, menefreghista e alle volte pure stronzo. Ma come cazzo sono riuscita a ficcarmi in questo pasticcio?!
E ciò che mi fa più rabbia è che non riesco a dirgli di no in alcun modo, ha uno strano potere su di me.
Naturalmente ne Mark e ne tantomento Jen sanno nulla, ma questo non mi consola nemmeno un pò.
Mi sento in colpa quando faccio l'amore con mio marito e mi sento male quando guardo Jen negli occhi. Ma al signorino DeLonge la cosa non pare interessare, lui è cosi preso da se stesso che nemmeno si accorge di ciò che gli accade intorno! O più probabilmente se ne frega, perchè gli fa comodo così. L'ho già detto che non lo sopporto?

-Skye!-
La voce della mia amica mi fa sobbalzare, riportandomi alla realtà
-Si può sapere qual'è il tuo problema?-
-Il mio problema è che non sopporto più i tuoi sfoghi isterici, i tuoi sbalzi d'umore e i tuoi "vaffanculo" urlati al telefono, ecco qual'è il mio problema!-
Sbuffo risentita
-Non è colpa mia se questa storia mi innervosisce, ho bisogno di liberarmi in qualche modo...-
-Appunto per questo devi darci un taglio! Skye... siamo amiche da una vita, ti voglio bene, voglio bene a Mark, a Jen.. e persino a Tom, per quanto possa risultare insopportabilmente stronzo alle volte! Ma tutto questo deve finire, sai che non è giusto!-
Ahhh ecco la solita solfa, vorrei vedere lei al mio posto! Non che Mark sia un brutto ragazzo, anzi... ma c'è qualcosa nel DeLonge, che manda a puttane tutta la mia razionalità e il pudore. Ho fatto cose con lui, che con Mark nemmeno mi sognerei mai di pensare. Non so come spiegarlo... è sesso libero!
-Emily... non ci riesco!-
Solleva un sopracciglio...
-Non ti seguo...-
Alzandomi, spingo la sedia indietro e imprecando comincio a gesticolare come una forsennata
-Io non riesco a dirgli di "no"...-
Ora la sua espressione diventa ironica..
-Mi stai dicendo che non riesci a rifiutarti di fare sesso?-
Mi passo le mani sulla faccia, imprecando..
-No, dannazione! Ti sto dicendo che non riesco a rifiutarmi di fare sesso con lui!-
Ok, adesso ditemi dov'è che ho sbagliato a spiegarmi! Perchè la mia migliore amica, che dovrebbe compatirmi e aiutarmi ad uscire da questa situazione, adesso è piegata in due nel mio ufficio e non riesce a smettere di ridere?
-Ti diverte la cosa?-
Si asciuga le lacrime e continuando a sghignazzare, mi guarda divertita
-A dire il vero si! Ti rendi conto che tutto questo è assurdo vero?-
-Cosa vorresti dire?-
Fa un passo avanti e miracolosamente il suo sguardo si fa serio...
-Voglio dire che è praticamente impossibile che tu non riesca ad impedire a Tom DeLonge di ficcarti la lingua in bocca!-
Arrossisco per qualche secondo, ma subito mi riprendo, scatto in avanti e le tappo la bocca con una mano
-Vuoi abbassare la voce? Siamo nel mio ufficio e non mi pare proprio il caso che tutta la redazione sappia i cazzi miei!-
Ma è impazzita? Già che ci siamo appendiamo i manifesti alla finestra, così tutta Los Angeles saprà della mia tresca con il migliore amico di mio marito!
Si libera dalla mia stretta e mi guarda rassegnata
-D'accordo, va bene... fai un pò come vuoi, io il mio consiglio te l'ho dato!-
Arriccio il naso e la guardo divertita..
-Veramente sono settimane che mi rompi le palle col tuo "consiglio"...-
Sghignazzando, mi punta il dito contro con fare vittorioso
-Ah ah! Hai visto che ti fa male passare del tempo con Tom? Ti sei messa a parlare come uno scaricatore di porto... ma che bello, brava! I miei complimenti-
Come al solito riesce a "pompare" sempre i discorsi, storpiando la realtà più del necessario... non riesco a trattanermi e scoppio in una fragorosa risata...
-Hai finito di ridere?-
-Sei sempre la solita esagerata! Non sono mai stata casta e pura nel linguaggio... e ti assicuro che Tom non c'entra nulla!-
Sta per ribattere, quando il telefono squilla, interrompendo la sua risposta sul nascere...
-Pronto?-
-Mrs Hoppus, c'è qui il signor DeLonge che chiede di vederla...-
Volto lo sguardo verso Emily, che mi guarda divertita. Immagino si stia gustando appieno la sua vendetta! Che gran bella amica..
-No! Assolutamente no! Non ci sono... non provate a farlo entrare... non...-
Ma non riesco nemmeno a finire la frase, che la porta si apre di scatto, rivelando il volto sghignazzante di un Tom DeLonge completamente euforico...
Ecco! La mattinata è andata a puttane! Sbuffo rassegnata e mi rivolgo alla mia segretaria..
-Fa niente Rosy... annulla gli appuntamenti di oggi pomeriggio... ho bisogno di un'aspirina e molte ore di relax...-
Poso la cornetta, mentre vedo Emily spostare velocemente lo sguardo da me a Tom, poi tossichiando fa un passo indietro...
-Beh, Skye... io devo... andare! Si... esatto... devo proprio andare... ho da sbrigare delle pratiche urgenti! Ciao Tom..-
Lui risponde con un sorriso, io con un basso grugnito abbastanza esplicito! Questa me la paga... oh eccome se me la paga. Appena la porta si chiude, Tom fa un passo avanti...
-Stamattina non eri nel letto...-
Finalmente mi volto a guardarlo
-Stamattina, DeLonge, non ero nel letto perchè la sottoscritta non sta a grattarselo, strimpellando note su una Fender Stratocaster. La sottoscritta ha un lavoro!-
Mi guarda ironico prima di aprirsi in una risata parecchio divertita. Ma bene, fantastico... nemmeno quando sono seria riesco a tenergli testa!
-Io non me lo gratto affatto, anche perchè ci sei già tu per quello...-
Volto la testa di scatto, guardandolo con occhi di fuoco. Sono incazzata nera, non lo reggo! Non lo sopporto e quando fa così lo strozzerei con le mie stesse mani.
-Vaffanculo Tom!-
Si porta le mani al petto, sospirando con fare teatrale...
-Oh grazie... sei sempre così dolce e gentile col sottoscritto, mi chiedo perchè con Mark invece no...- Conclude ghignando.
Deglutisco a fatica, devo almeno provarci, Emily ha ragione... questa storia non può continuare. Ho bisogno di parlargli e riuscire finalmente a dirgli che tutto questo deve finire. Mi dirigo verso la porta e dopo averle dato due giri di chiave, sposto lo sguardo su Tom che adesso mi guarda fra il confuso e il divertito...
-In ufficio? Uhm... non è il massimo del comfort, ma si può provare...-
E incredibile! Ma è possibile che non riesca a pensare ad altro?
-Raffredda i bollenti spiriti e apri bene le orecchie: non possiamo continuare così.-
Leggo stupore nei suoi occhi, poi il suo sguardo muta e si fa pericolosamente serio. Si avvicina di qualche passo e mi afferra per un polso, portandomi dritta di fronte a lui
-Cosa intendi dire?-
Deglutisco a fatica, sinceramente quando fa così riesce a spaventarmi. Tuttavia devo essere chiara e decisa, se gli faccio capire che ho paura è la fine..
-Hai capito benissimo DeLonge, è finita.-
I suoi occhi si riducono in due fessure e subito dopo sento le sue labbra premute contro le mie, mi sciolgo all'istante. Lo lascio entrare, perchè lui non chiede mai il permesso, non è proprio il tipo, è cosi diverso da Mark, sempre dolce e premuroso. Spalanco gli occhi e mi stacco da quel bacio, scostandomi da lui... entrambi abbiamo i respiri affannati, ma mentre lui mi guarda con desiderio, io ho una paura fottuta che anche questa volta fallirò nel mio intento..
-Il tuo corpo dice il contrario.-
Mi porto le mani al petto e cerco di regolarizzare i battiti del mio cuore. Come diavolo fa a farmi sempre questo effetto?
-Sono umana, DeLonge... se mi stuzzichi, reagisco..-
-Skye...-
Spalanco gli occhi, reprimendo le lacrime. Non ha mai usato quel tono con me, ma solo con Jennifer. Mi sconvolge questo suo modo di fare, non credo di riuscire a trattenermi ancora per molto.
Forse ho dimenticato di dirvi una cosa, fra gli insulti e le imprecazioni, una cosa che non ho mai detto nemmeno ad Emily, ne tantomeno a lui. Il vero motivo per cui non ho la forza di allontanarlo dalla mia vita, da me, dal mio letto, quello stesso motivo che mi spinge ad acconsentire a qualsiasi cosa lui voglia: Lo amo.
Quant'è patetica Skye Hoppus, innamorata del migliore amico di suo marito. Non so nemmeno dirvi come e quando sia successo, so solo che è cosi... e non posso fare nulla per cancellare questa cosa;
sono consapevole del fatto che dovrei parlarne con lui, poi con Mark e forse addirittura con Jen... ma non ne ho il coraggio. Per Tom sono solo una valvola di sfogo, lui per me è molto di più di questo... e mai lo saprà.
-Tom io non...-
Perchè adesso sto tremando? Lui si avvicina di un passo e, dopo avermi baciata con foga per la seconda volta, si stacca da me, puntando il suo sguardo deciso contro i miei occhi lucidi
-Io non ho intenzione di finirla qui invece, non puoi decidere per entrambi, non è giusto, e tu lo sai.-
Le sue parole mi rimbombano nella testa come un'eco e subito mi riprendo dallo stato d'animo che mi ha resa prigioniera in quei minuti. Sono incazzata nera, non ha nessun diritto di parlarmi in questo modo, anzi, ora che ci penso lui non ha nessun diritto su di me! Non sono sua moglie, non sono la sua fidanzata, non sono nessuno!
-Ascoltami bene, perchè non lo ripeterò una seconda volta: non voglio avere più niente a che fare con te. Adesso fammi il favore di andartene, devo lavorare.-
-No.-
Lo guardo basita... che diavolo significa "no"? A me pareva di essere stata molto più che chiara..
-Scusa, puoi ripetere?-
-Ho detto: no.-
Mi massaggio la tempia con forza, se non lascia questa stanza rischio di impazzire...
-Ti sei bevuto il cervello, DeLonge?-
Curva le labbra all'insù, in un sorrisetto ironico abbastanza irritante...
-Può darsi...-
La mia faccia cambia pericolosamente colore, diventando di un rosso fuoco e prossima ad esplodere. Lo guardo con odio, prima di urlargli in faccia come mi ha fatta sentire per questi mesi...
-IO NON SONO LA TUA PUTTANA, TOM! ADESSO FAMMI IL FAVORE DI APRIRE QUELLA FOTTUTISSIMA PORTA E DI PORTARE IL TUO CULO FUORI DA QUESTO UFFICIO. ADESSO.-
Non risponde alla provocazione, ma si avvicina a me con passo calcolato, mi spinge contro la scrivania, facendo aderire perfettamente i nostri corpi. Puntello le mani contro al suo petto, cercando di allontanarlo il più possibile da me; averlo così vicino mi spaventa, perchè sono consapevole di non riuscire a controllarmi. Sto per inveire nuovamente contro di lui con qualche frase acida, giusto per offenderlo, così che esca dal mio ufficio, ma il suo fiato caldo sulla base del mio collo mi paralizza all'istante
-Ti voglio..-
Sgrano gli occhi, mentre lui con le ginocchia cerca di farsi largo fra le mie gambe. Per un'attimo sono tentata di lasciarlo fare, il sentimento che provo per lui sta nuovamente prendendo il controllo della situazione, quando decisa lo spingo lontano da me, ansimando e con le gote rosse..
-Si può sapere che cazzo ti succede?-
Cerco di ricompormi, a fatica.. devo ammetterlo
-Mi pare di essere stata abbastanza chiara, ti è sfuggito un punto per caso?-
Lo vedo passarsi le mani sulla faccia... è nervoso, questo è evidente... ma io non posso farci nulla: ho detto che è finita ed è così che sarà.
-Tu non puoi dire sul serio... Skye... non puoi...-
Mi mordo il labbro inferiore con forza, reprimendo la voglia di baciarlo e di giocare con il suo piercing..
-Sono serissima Tom, così seria da chiederti di lasciare questa stanza.-
-Spiegami il perchè, penso che almeno questo me lo devi..-
Ecco fatto! E adesso che mi invento? Sicuramente non posso dirgli che voglio farla finita perchè mi sono innamorata come una stupida, mentre lui non ricambierà mai i sentimenti, no, la verità è decisamente da scartare! Ed è ovvio che non posso mettere in piedi la farsa che mi dispiace per Mark e Jen, dato che andiamo avanti cosi da quasi 5 mesi ormai. Cosa cazzo gli racconto? Forse la seconda opzione è quella più plausibile...
-Ci pensi mai a Jennifer?-
Lo vedo serrare i pugni con forza; forse ho trovato l'argomento adatto...
-Non quando siamo insieme..-
Sgrano gli occhi all'inverosimile, mentre lui si apre in un sorriso compiaciuto. Sicuramente si aspettava di farmi questo effetto.. che bastardo! Si sta prendendo gioco di me...
-Beh, si da il caso che io ci pensi invece... e penso anche a Mark, dato che è mio marito! Eccoti la tua spiegazione, ora puoi anche andartene..-
Si porta le dita sotto al mento, con fare pensieroso, mentre io ho la sensazione che presto mi incazzerò ulteriormente..
-Oh certo... Mark. E dimmi... è a lui che hai pensato in questi 5 mesi mentre raggiungevi l'orgasmo col sottoscritto?-
Sono furente. Ma come diavolo ho fatto ad innamorarmi di uno zotico simile?
-Sei un grandissimo pezzo di merda!-
-Si, può darsi, ma ciò non toglie che la tua spiegazione faccia acqua da tutte le parti... pertanto ti conviene dirmi la verità!-
Sto per ribattere, quando sento qualcuno bussare insistentemente alla porta; ci voltiamo entrambi, scambiandoci un'occhiata veloce.. poi mi dirigo verso l'entrata dell'ufficio, girando la chiave e permettendo alla persona che aveva bussato di entrare...
-Skye c'è...-
Rosy sposta lo sguardo da me a Tom velocemente, poi inarca un sopracciglio..
-E' un brutto momento? Posso ripassare dopo se vuoi...-
-SI!- -NO!-
Mi volto verso Tom che sta già sghignazzando divertito. Sembra che oggi sbuffare sia diventato il mio passatempo...
-No Rosy, il signor DeLonge stava giusto andando via..-
Avanza verso la porta e prima di uscire mi lancia un'occhiata penetrante... capisco perfettamente cosa vorrebbe dirmi: la discussione è solo rimandata. Poi lo vedo scomparire oltre le scale e riesco a tirare un sospiro di sollievo, forse l'unico della giornata!
-Ehm... Skye?-
-Oh si Rosy.. scusami! Dimmi tutto...-
-C'è il capo che ti vuole vedere... dice che è urgente!-
Mi passo la mano sulla faccia, imprecando a mezza voce. Ecco fatto! Per colpa di quello stronzo adesso dovrò sorbirmi pure una bella ramanzina! Ringrazio la segretaria, poi chiudendomi la porta alle spalle mi dirigo verso l'ufficio del signor Smith. Ho la vaga impressione che questo sia solo l'inizio di una lunghissima settimana!



Camminare mi è sempre piaciuto, al diavolo i mezzi pubblici! Beh, certo... alle volte vengo riconosciuta per strada e fermata da qualche fan dei Blink, ma questo non mi preoccupa più di tanto.
Sto per salire le scale del vialetto di casa, frugando nella borsa alla ricerca delle chiavi, quando dopo averle trovate, sollevando lo sguardo vedo Tom poggiato alla porta, con braccia e gambe incrociate, che mi guarda con i lati della bocca piegati in un odioso sorriso! E' una persecuzione! Più cerco di evitarlo e più me lo ritrovo fra i piedi
-Sei impazzito per caso? Anche a casa mia ti metti ad aspettarmi adesso?-
-Mark non c'è, tranquilla-
E' incredibile come riesca a leggermi nel pensiero. Sospirando apro la porta ed entrando mi volto a guardarlo per un pò...
-Posso entrare?-
-Farebbe differenza se ti dicessi di no?-
Lo sento ridere per un pò, poi sembra calmarsi e mi risponde con un sorriso
-In effetti no... non molta!-
Lo lascio entrare, poi richiudo la porta e mi dirigo in salotto. Poso la borsa, mi levo il cappotto e lo lancio sul divano...
-Poche storie, dimmi cosa vuoi...-
-Finire il discorso di stamattina...-
Mi volto a fissarlo, non c'è traccia di ironia nella sua voce, strano...
-A me pare non ci sia nulla da aggiungere, ti ho già detto tutto...-
-Invece a me pare proprio che ci sia dell'altro...-
Provo a rispondergli a tono, ma con un movimento del corpo riesce a sedersi sul divano, trascinandomi con se e facendomi sedere a cavalcioni sulle sue gambe. Arrossisco un pò...
-Adesso vuoi essere così gentile da spiegarmi perchè dovremmo finirla qui?-
Sono agitata, se Mark dovesse entrare in questo momento sarebbe un guaio.
-Ti basti sapere ciò che ti ho già detto stamattina...-
-E invece non mi basta...-
Mi accarezza il viso con una mano, mentre con l'altra si sposta velocemente sulla mia schiena, provocandomi brividi lungo tutto il corpo...
-Qual'è il problema, Skye?-
Mi pizzicano gli occhi, ma non voglio cedere. Non devo mettermi a frignare come una ragazzina, non davanti a lui. Vorrei spostare le sue mani da li, impedirgli di toccarmi e alzarmi da quella posizione, quando la sua erezione comincia a premere contro la mia femminilità, reprimo un gemito strozzato e provo a liberarmi con tutte le forze, ma lui mi trattiene saldamente e non sembra intenzionato a lasciarmi andare..
-Si può sapere che ti succede? Non ti sei mai comportata in questo modo...-
-Non ti piacerebbe saperlo... e non credo sia una buona idea che te lo dica...-
Subito dopo aver finito la frase, mi mordo la guancia con forza. Ma cosa cazzo mi è saltato in mente? Non avrei mai dovuto intavolare questo discorso, sono forse impazzita? Ora che ci penso non avrei mai dovuto nemmeno farlo entrare in casa. Mi guarda con sospetto e smette subito di accarezzarmi la schiena...
-Non sarai incinta vero?-
Mi mordo il labbro inferiore per non ridere, ma come diavolo gli vengono in mente certe idee?
-No, DeLonge. Non sono incinta, tranquillo.-
Lo sento sospirare di sollievo, mentre io abbasso la testa, sentendomi una stupida. Perchè mi fa così male questa sua reazione? Improvvisamente l'idea di avere un figlio suo mi balena nella mente per qualche secondo, ma scrollando la testa con decisione, riesco a scacciare quei pensieri..
-E allora dimmelo tu cosa c'è! Perchè è evidente che sei strana...-
Provo ad alzarmi, ma lui ribalta le posizioni; mi fa stendere sul divano, posizionandosi sopra di me.
-Tom... che cazzo stai facendo? Se entra Mark siamo nella merda fino al collo!-
Lo sento ridere divertito e mi verrebbe voglia di prenderlo a schiaffi...
-Non riesci proprio a tranquillizzarti vero? Mark non arriverà prima di domani, ha un'intervista importante a San Diego-
Sospiro sollevata, ma non appena sento le sue mani risalire lungo le mie gambe fino ai fianchi, mi blocco di colpo..
-Tom.. no, smettila-
Si avvicina al mio viso e le sue labbra sfiorano le mie per qualche secondo, poi si stacca lentamente e avvicina la bocca al mio orecchio, soffiando leggermente e provocandomi brividi sparsi in tutto il corpo
-Fermami...-
Sospiro di piacere, vorrei lasciarmi andare, ma sono consapevole del fatto che è sbagliato. Per lui e sesso, per me no... e questo basta per farmi riuscire a bloccargli le mani, per poi guardarlo dritto negli occhi..
-Ho detto no...-
Si passa nervosamente una mano sui capelli, sospirando di frustrazione..
-Skye, parlami... perchè seriamente, non riesco a capire! Abbiamo fatto sesso un'infinità di volte in questi 5 mesi e praticamente in qualsiasi modo, quindi dubito che sia imbarazzo il tuo... ma se non è imbarazzo e non sei nemmeno incinta... allora qual'è il tuo problema?-
Sposto la testa di lato, fissando il cuscino del divano che improvvisamente mi attira molto! Ma lui mi prende il mento e delicatamente fa incrociare i nostri sguardi; mi salta un battito. Non posso dirglielo, non posso...
-Sono per caso io il tuo problema? Non mi vuoi più?-
Sorrido, ma il mio è un sorriso triste... se solo sapesse quanto è lontano dalla verità...
-Cristo! Di qualcosa...-
Una lacrima sfugge al mio controllo, mentre lui spalanca gli occhi e improvvisamente sembra capire quale sia il mio reale "problema"...
-Non è possibile...-
Si solleva, spostandosi velocemente da me e mettendosi seduto..
-Già, è quello che mi sono ripetuta per questi ultimi 3 mesi..-
-Non doveva succedere..-
Mi volto a guardarlo, ormai le lacrime scendono copiose e mi rigano le guance. Bruciano, ma non mi importa... in questo momento la sua reazione fa più male di quasiasi altra cosa.
Sono stata una stupida a lasciare che lo intuisse, forse addirittura a sperare che anche lui provasse qualcosa, ma ora, seduti su questo divano, mi rendo conto di quanta sofferenza mi sarei risparmiata, se solo glielo avessi fatto capire prima. Ma non è finita, per allontanarlo da me, c'è ancora una cosa che devo fare. Lui sembra avermi capita, perchè guardandomi terrorizzato, scuote leggermente la testa in senso di diniego...
-Non dirlo...-
Socchiudo leggermente le labbra, mentre le lacrime continuano a rigarmi il viso...
-Per favore, Skye... no-
Inclino la testa leggermente di lato, per poterlo osservare con più attenzione; ha gli occhi lucidi e gioca nervosamente con il piercing...
-Ti amo..-
Porta le mani alle orecchie, scuotendo la testa con forza. Adesso, Thomas DeLonge... adesso che sai come stanno le cose, esci da quella porta, vattene... e già che ci sei portati via il mio cuore spezzato, perchè non voglio più sentirlo battere e farmi male.
-Mi dispiace...-
Un sussurro, parole rotte dal pianto, il divano che piano si solleva dal peso di un corpo... e poi uno sguardo veloce, prima di sentire la porta chiudersi alle spalle dell'uomo che veramente amo.



Naturalmente ho parlato a Mark, gli ho raccontato tutto quanto, si è incazzato a morte e a giudicare dalle occhiate che mi rivolge Jen quando per sbaglio la incrocio per strada, anche lei sa.
Francamente questo è l'ultimo dei miei problemi adesso, Mark dopo circa 1 mese senza parlarmi, si è presentato nel mio appartamento, mi ha abbracciato di slancio, accogliendo le mie lacrime sulla sua spalla e dicendomi che sarebbe rimasto al mio fianco, per superare questo momento. Da allora è passato circa un'altro mese... e ora si può dire che è diventato il mio migliore amico!
Adesso che ci penso, più che come marito, l'ho sempre visto come una specie di fratellone maggiore... sono felice del fatto che anche lui si sia accorto di aver confuso l'amore con l'affetto profondo.
Per tutto questo tempo, ho cercato di reprimere i sentimenti che provo per Tom, e sembra che funzioni. Adesso la mia vita scorre tranquilla, cerco di non pensare a lui e il non averlo ne più visto, ne sentito, mi aiuta parecchio.

Esattamente 5 mesi dopo, una Skye tutta nuova riesce a vivere a pieno la sua esistenza, sorridendo e scherzando come se nulla fosse successo. Nessun Tom DeLonge fra i suoi pensieri, solo pace e tranquillità.


-Skye! Alzati...-
E' incredibile come certe persone riescano a romperti le palle così tante volte al giorno...
-Emily, non vedi che sto lavorando?-
-Si.. ma c'è una cosa che devi assolutamente vedere...-
Inarco un sopracciglio e la guardo come se fosse impazzita...
-Non mi interessa! E ora aria... devo finire di sbrigare queste pratiche!-
La penna sfiora appena il foglio, quando la mia mia migliore amica me lo toglie da sotto il naso, fissandomi divertita...
-Fidati, ne vale la pena...-
Sbuffo indispettita, cercando di riacciuffare il mio foglio dalle sue grinfie...
-Non me ne frega un fico secco, qualunque cosa sia! E adesso ridammi quel foglio! Se il signor Smith non vedrà le pratiche finite sulla sua scrivania entro oggi pomeriggio, mi farà a pezzi!-
Improvvisamente la mia attenzione viene catturata dalla marea di persone affacciate alle finestre di tutti gli uffici, intente a fissare, fra il divertito e lo scandalizzato, chissà che cosa...
-Si può sapere che succede?-
-E' proprio questo che devi venire a vedere!- Risponde euforica.
La seguo nel corridoio e una volta affacciata, per poco non svengo dall'emozione; Thomas DeLonge se ne sta in boxer, sopra una specie di mongolfiera, con scritto sul petto a caratteri cubitali: "Perdonami" e un sorriso da "pentito" stampato sulle labbra.
-Ma che diav...?-
Ma Emily ormai è partita per la tangente, con lo sguardo sognante e le mani strette al petto...
-Non è romantico?-
-No... è solo stupido!-
Sbuffa rassegnata...
-Oh avanti Skye... tutti posso fare degli errori..-
Le rivolgo un'occhiataccia che non ammette repliche..
-Certo, ma 7 mesi sono un tempo di reazione decisamente troppo lungo..-
Detto questo mi chiudo nel mio ufficio e qualche minuto dopo, la folla che ritorna al suo posto mi fa capire che tutto è tornato alla normalità.
Verso le 6 e mezza del pomeriggio mi precipito nell'ufficio del mio capo, poso le pratiche finite sulla sua scrivania, ed esco dall'edificio, diretta a casa.


Una miriade di pensieri mi affollano la mente.
Perchè mi è bastato vederlo solo pochi secondi per mandare a puttane mesi e mesi di felicità? Non è possibile.... eppure credevo di averlo dimenticato.
Ma quella vocina nella mia testa mi dice che non è così...
-Dannazione!-
Imprecare a voce alta mi fa sentire decisamente meglio. Finalmente raggiungo l'appartamento che ho comprato dopo la separazione con Mark, salgo le scale del portone con decisione, ma una volta arrivata alla porta d'ingresso, mi blocco all'instante
-Mi ha fatto entrare la portinaia-
Lo guardo con odio... al momento, il ricordo di tutto il male che mi ha fatto, è più forte di qualsiasi sentimento
-Certo che ti ha fatto entrare la portinaia; quella i cazzi suoi non riesce a farseli!-
Ride divertito per un pò, poi, al suono della mia domanda, torna serio...
-Cosa cazzo vuoi, Thomas?-
-Parlare...-
Sollevo un sopracciglio, dopodichè mi avvicino all'ingresso e una volta aperta la porta, cerco di chiudermela alle spalle. Ma non avevo fatto i conti col suo piede..
-Skye, ho detto che voglio solo parlare, solo questo...-
-Non voglio sentirti e ora fuori dalle palle DeLonge, ho altro da fare.-
Con lo stesso piede spalanca la porta, entrando nell'appartamento e chiudendosela alle spalle.
-Sei sordo, oltre che stupido?-
-No-
-Bene.. e allora fuori!-
Avanza di qualche passo, ma io non mi lascio intimidire, sostengo il suo sguardo senza battere ciglio...
-Hai detto che hai da fare... cosa, esattamente?-
-Bellissima la pagliacciata di oggi pomeriggio... complimenti! La prossima volta magari affitta pure un'aereo per le coreografie!-
Sghignazza divertito e mi guarda con attenzione. Dio, quanto mi fa irritare! Lo insulti... e ride! Lo prendi per il culo... e ride! Gli parli seriamente... e ride! Non sa fare altro, alle volte è addirittura peggio di Mark.
-Ti diverte la cosa? Buon per te!-
-Non cambiare le carte in tavola, ti ho chiesto cosa devi fare stasera...-
Mi allontano, dirigendomi verso l'armadio che sta in camera da letto...
-Non che siano cazzi tuoi, comunque ho un'appuntamento.-
Non mi accorgo di averlo a pochi centimetri da me, se non prima di essermi voltata per chiudere l'anta del mobile...
-Come, scusa?-
Non riesco a calmarmi, perchè il mio cuore ha ripreso a battere così forte? Eppure ero riuscita ad essere impassibile fino ad ora. No Skye, così non va proprio... se ti fai vedere debole qui finisce male! Conto mentalmente fino a 5, prima di rispondere alla sua domanda in tono pacato e distaccato..
-Ti ho detto che ho un'appuntamento. Comincio seriamente a pensare che tu abbia problemi d'udito. Fossi in te farei qualche visita, DeLonge!-
Provo a raggirarlo per andare in cucina, quando mi prende per il polso, spingendomi verso il letto. Poi, come se nulla fosse, si posiziona sopra di me, fissandomi negli occhi.
-Cosa cazzo fai? Lasciami andare subito!-
-Te lo puoi scordare. Tu di qua non ti muovi, pertanto smettila di agitarti o le manette che ti piacevano tanto le userò esclusivamente per legarti al letto!-
Comincio a battere i pugni sul suo petto, muovo le gambe, provo a morderlo... faccio di tutto per riuscire a scrollarmelo di dosso, ma la differenza di stazza è troppa e presto mi accorgo che è tutto inutile.
-DeLonge, fammi alzare di qui e poi sparisci dalla mia vita, esattamente come hai fatto per questi 7 lunghi mesi.-
-Non volevo sparire...-
-Ah ma davvero? Eppure ti è riuscito così bene...-
Sento le sue labbra che mi solleticano il collo, non posso fare a meno di rabbrividire e sospirare di piacere quando la sua mano mi accarezza un fianco. Resto in trance per qualche secondo, poi mi riprendo e gli tiro una ginocchiata dritta dritta nel punto che le sue fans osannano tanto!
-Porca troia! Ma sei impazzita?-
Lo vedo tenersi l'inguine e quasi piangere dal dolore... ma poco mi importa!
-Ben ti sta! Cosa cazzo credevi di fare?-
-Non era evidente? Ora dopo questa tua "favolosa" uscita, spero di riuscirci ancora!-
-Non me ne frega un cazzo di chi ti scopi DeLonge, ma ti garantisco che quella della sottoscritta non la vedrai nemmeno più dipinta!-
Dopo svariati minuti sembra calmarsi, si porta di nuovo su di me e mi accarezza lentamente il viso... mi irrigidisco all'istante, pronta a sferrargli un'altro colpo, ma lui sembra capire al volo le mie intenzioni e mi blocca il ginocchio prima che tocchi la meta...
-Ah ah... penso che per stasera basti così! Ci tengo ai miei attributi...-
-Mi fa piacere per te... e se ci tieni così tanto allora ti consiglio di alzarti...-
Si passa una mano sui capelli scompigliandoli con fare nervoso, poi torna ad essere serio...
-Senti Skye... mi dispiace per come ho reagito 7 mesi fa... ma ero solo tanto spaventato...-
-Non me ne frega un'accidente.. ora...-
-FAMMI FINIRE, DANNAZIONE!-
Mi placo all'istante. Non l'ho mai visto incazzato e nemmeno l'ho mai sentito urlare. Fa paura. Si schiarisce la voce e continua il suo discorso.. decido di lasciarlo fare, tanto so che sarebbe inutile provare a fermarlo...
-Scusami, io non... non volevo urlare... voglio solo che mi ascolti, poi potrai dirmi di andarmene, ma prima ti prego... ascolta ciò che ho da dirti...-
Faccio un leggero cenno col capo e lui continua a parlare...
-...ero solo tanto spaventato. Io non... insomma... nessuna mi aveva mai detto "ti amo" credendoci... nessuna, che non sia Jen. Forse ero scosso per come abbiamo iniziato tutto... la nostra relazione non era decisamente fra le più "normali", Mark poi è come un fratello per me.. io mi sono sentito terribilmente in colpa, verso lui, verso Jennifer e anche verso di te. Non era mia intenzione trattarti come se fossi un'oggetto, credimi. Mi piacevi davvero, mi piaci... davvero. Ho passato gli ultimi mesi a tormentarmi per questa storia, sono stato notti intere sveglio e ho fatto schifo ai concerti, perchè non riuscivo nemmeno ad articolare le dita sui tasti della chitarra. Ma sto divagando. Skye... quello che sto cercando di dirti è che mi manchi... e credimi, più di quanto io stesso immaginassi...-
Non riesco a muovermi, sono paralizzata, ma sopratutto.. non ho la forza di guardarlo in faccia. Il mio sguardo rimane incollato sul comodino accanto al letto e non me la sento di affrontare i suoi occhi..
-Skye... per favore... di qualcosa...-
Le lacrime cominciano a bagnarmi il viso, mentre mi ritrovo a scuotere la testa...
-Io... cosa ti aspetti che dica, Tom? Cosa vuoi da me?! Non hai avuto già abbastanza? Ormai ti sei preso tutto quanto, non ho più nulla da offrirti... non... Dio... per favore, vattene.-
-Non voglio andarmene... ti prego, io...-
Mi volto di scatto, mentre qualche goccia salata finisce sul suo viso, non me ne curo. E neppure lui sembra farci caso..
-Non.. dirlo.-
Abbozza un leggero sorriso; un misto fra il divertito e il malinconico...
-L'ho già vissuto questo momento...-
-Si, anch'io... e mi ha fatto troppo male per poterlo ripetere, quindi per favore...-
Ma lui non sembra ascoltarmi. Si abbandona sul mio corpo, portando il viso nell'incavo del mio collo e posa un leggero bacio che mi procura forti brividi. Poi si avvicina al mio orecchio, due parole che riescono a bloccarmi il respiro...
-Ti amo..-
Cerco di alzarmi, ma lui non sembra volerlo... rimane accasciato su di me, noncurante del fatto che vorrei lasciare quella stanza, quella casa e allontanarmi da lui, prima che le mie barriere si infrangano del tutto...
-Non voglio che vai via...-
-Ma è ciò che voglio io...-
Si solleva quel tanto che basta per riuscire a guardarmi dritto negli occhi...
-Skye, ti prego... guardami. Ho mandato a puttane una storia di 2 anni, mi sono presentato in mutande all'intero staff dell'edificio più abitato di tutta Los Angeles. E adesso, finalmente, sono qui a dirti la verità-
Riprendo a piangere, ormai senza controllo.. poi con lentezza, poso il mio palmo destro sul suo viso, accarezzandogli piano una guancia. Lo vedo portare la sua mano sulla mia, assecondandone i movimenti e piegando la testa di lato, per godersi a pieno le mie attenzioni...
-Perchè mi sono dovuta innamorare proprio di te? Perchè tu, DANNAZIONE!-
-Skye...-
-Ho passato gli ultimi 7 mesi a ripetermi che sei uno stronzo e a raccontarmi la favoletta di quanto infondo non mi meritassi, di come mi avevi usata per sfogare i tuoi istinti. E con queste convinzioni sono riuscita ad andare avanti. Adesso, come un uragano, ti ripresenti nella mia vita e sostieni di amarmi! Perchè dovrei crederti?-
-Per favore... Skye...-
-Non hai risposto alla mia domanda, DeLonge. PERCHé CAZZO DOVREI CREDERTI?-
Mi prende il viso con entrambe le mani, guardandomi deciso...
-PERCHé IO HO CREDUTO A TE!-
Mi zittisco all'istante...
-Sono uscito da quella casa, questo è vero, ma non pensare nemmeno per un secondo che io non abbia creduto alle tue parole, perchè ti assicuro che non è così. Adesso non c'è più nessuno, siamo solo noi due. Ne Mark, ne Jen... nessuno. E ti assicuro che non mi interessa un fico secco di ciò che diranno i giornali. Ti amo.. ed è quanto c'è di più vero in questo fottutissimo mondo.-
Detto questo si avvicina per baciarmi. Inaspettatamente non mi muovo, non faccio nulla per impedire quel contatto, forse troppo shockata da quelle parole, o forse no. Semplicemente sono riuscita a comprendere a pieno il loro significato e , giocando col suo piercing, non vorrei essere da nessun'altra parte, se non qui, con lui... su questo letto, spettatore di un'amore che sembrava impossibile, ma che ora non voglio lasciare per nessun motivo. Mi aggrappo alla sua schiena, come unica ancora di salvezza, mentre lo sento sorridere sulle mie labbra.
-Ma tu... non avevi un'appuntamento?-
-Adesso ti viene in mente?-
-Si, dato che il vestito è ancora sul letto...-
Mi apro in uno dei miei ghigni ironici...
-Beh... suppongo che Emily possa pure aspettare...-
Sghignazza divertito, prima di impossessarsi nuovamente della mia bocca...
-Dunque... dov'è che eravamo rimasti?-
Mi porto una mano sotto al mento, fingendo di pensarci su...
-Ah non saprei... rinfrescami tu la memoria...-
Questa volta ride di gusto, prima di alzarsi e chiudere la porta con un movimento secco della gamba...
-Con estremo piacere!-


End.
 
Top
;violence
view post Posted on 11/2/2010, 15:19     +1   -1




Bellissima!!
Mi ha fatto un effetto troppo strano ho le lacrime agli occhi!
 
Top
view post Posted on 11/2/2010, 20:27     +1   -1
Avatar

© Terri

Group:
Administrator
Posts:
21,745
Bonus:
+4
Location:
Casa discografica.

Status:


O__O è bellissimaaa >w<
 
Web  Top
2 replies since 27/5/2009, 20:16   1446 views
  Share