CAPITOLO 04

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blinka182
view post Posted on 5/2/2009, 22:22     +1   -1




Quando i blink stavano formandosi, san Diego era conosciuta come “La prossima Seattle”, aveva una fiorente scena musicale e il cuore di questa scena era l’etichetta locale indipendente, Cargo Records.

Il sogno di ogni band è un contratto di registrazione. La Cargo Records stava per far avverare il sogno dei blink.

Sul fronte del contratto di registrazione, i blink avevano due alleati a lavorare per loro. Brahm Goodis era uno skaterpunk a cui i blink erano stati consigliati da degli amici. Suo padre era Eric Goodis, presidente della Cargo Records. Brahm sapeva che suo padre voleva diversificare l’etichetta, per incorporare più generi muscali. Brahm pensò che i blink e il loro stile sud-californiano sarebbero stati perfetti e incoraggiò suo padre a sentire una cassetta.

L’altro che si sbatteva per i blink era O, chitarrista dei Fluf. I Fluf erano grandi in San Diego ed erano anche la band che aveva dato la svolta alla Cargo records, quindi O aveva una certa quantità di influenza nella scena musicale di san Diego. O vide il potenziale dei blink e li incoraggiò fin dall’inizio. Insieme, O e Brahm alla fine convinsero Eric Goodis ad andare a uno show dei blink. Le ruote del contratto di registrazione iniziarono a girare.

La prima volta che Mark, Tom e Scott andarono negli uffici della Cargo Records erano completamente intimiditi.

Mark: “Noi eravamo immaturi ragazzi punk in una band e ora eravamo in un ufficio con telefoni che suonavano e vere scrivanie con persone sedute dietro di loro che non facevano niente se non lavorare nel settore musicale tutto il giorno”

Eric Goodis si sedette con i tre nel suo ufficio e fece un’offerta. Le vendite di Buddha erano forti, la cassetta da una vendita occasionale era diventata un grande successo nella scena locale. Ma Eric voleva iniziare piano e la Cargo Records offrì di pubblicare un 7 pollici con i blink. Nonostante fossero intimiditi, i blink erano intelligenti abbastanza da sapere che questo non era quello che volevano.

I blink avevano già messo le loro aspettative su un cd intero. Con o senza un’etichetta, erano preparati a farlo. Avevano risparmiato dei soldi e fatto alcuni accordi con un amico di un’altra band locale per registrarne e pubblicarne uno da soli se ci fosse stato bisogno. Non volendo perdere i blink, quando Eric sentì ciò ritirò la sua offerta originale e la Cargo records accettò di dare una possibilità di prova ai blink. Cavolo. I blink avevano un contratto di registrazione.

Mark: “Eravamo così eccitati, penso che nessuno di noi abbia letto il contratto. Ce lo porsero e noi: “Bene, accettiamo”. Non lo facemmo controllare neanche ad un avvocato. Eravamo troppo scioccati per pensare a qualsiasi cosa d’altro se non firmare prima che qualcuno ci ripensasse e lo portasse via”

Presero il contratto e lo firmarono, nessuna domanda chiesta. Tecnicamente Mark fu l’unico membro che in realtà firmò il contratto. Scott era ancora minorenne e non poteva stringere nessun accordo legalmente. E quel giorno Tom era al lavoro, trasportando pesanti sacchi di cemento, e non si poté trovare. Ansioso di completare il contratto, Mark fece compilare e firmare il contratto ad una sua amica, uhh, al posto di Tom. Nessuno alla Cargo parve notare che la firma di Tom sembrava un po’ da ragazza, o che la sua firma non sembrò mai più così femminile.

Tom: “Eric Goodis fece una scommessa quando ci mise sotto contratto. Disse che avremmo venduto solo 3000 copie. Ora siamo vicino alle 250.000 vendute. Abbiamo vinto quella scommessa.”

Il contratto era stato appena completato quando i blink partirono per lo studio. Questa volta avrebbero registrato a Los Angeles, ai famosi Westbeach studios. Mark e Tom erano fuori di sé dall’eccitazione.

Mark: “Era una terra consacrata. Era come andare in Chiesa. Alcune delle punk bands più grandi del mondo avevano registrato lì- Bad Religion, NOFX, Face to Face, Ten Foot Pole. Eravamo in estasi completa.”

Per aumentare il senso di estasi, Tom avrebbe registrato attraverso l’amplificatore del chitarrista dei Bad religion, Mr. Brett. L’intera band si sentì in qualche modo collegata al genio. Si sentirono anche più collegati quando accidentalmente ruppero uno dei microfoni di Mr. Brett. Oops. Lo studio era troppo gentile per chiedere alla povera giovane band di sostituire la costosa attrezzatura.

Mark: “Non so che cosa cavolo stavamo pensando. Il programma di tre giorni non aveva funzionato molto bene per Buddha, ora stavamo riprovando con un vero CD.”

I blink prenotarono lo studio solo per tre giorni, stavano di nuovo registrando sotto ristretti limiti di tempo.

Mark, Tom e Scott non erano pratici di Los Angeles e, mentre andavano allo studio il primo giorno di registrazione, si persero e arrivarono in ritardo. Terribilmente in ritardo. Tre ore in ritardo. Una volta che trovarono lo studio, si misero immediatamente al lavoro, sistemando la batteria di Scott e tirando giù le prime tracce.

Nonostante il tempo perduto e la pressione per le risorse limitate, la registrazione andò bene.

Mark: “Volevamo veramente fare un buon cd. Lavoravamo 10 o 12 ore filate, fermandoci raramente per il cibo o altro. E le persone che erano là ad aiutarci erano fantastiche.”

O, l’amico dei blink dei Fluf, produceva, e l’intero staff dello studio dava il loro meglio per fare questo album. Steve dei Ten Foot Pole era una presenza costante nello studio, andando in giro e aiutandoci quando poteva. E, contrariamente alle credenze popolari, NON mangiò tutte le patatine dei blink .

Mark: “Era bellissimo avere Steve dei Ten Foot Pole là. Amavo la sua band, e ora lui era lì aiutandomi con la mia band, dicendoci che gli piaceva la nostra roba. Voleva dire molto per alcune ragioni.”

Tom: “La cosa che mi ricordo di più della registrazione di Cheshire Cat era uno degli ingegneri. Il suo nome era Steve, non dei Ten Foot Pole, un altro Steve. Quando mangiava, mangiava sul pavimento sulle mani e ginocchia e con il culo per aria. Era veramente strano.”

Dopo una lunga giornata di lavoro, la band si diresse verso la camera dell’hotel per un po’ di riposo veramente necessario. Avevano prenotato una camera con due letti doppi in un albergo non lontano dallo studio. Non sapevano che l’hotel che avevano prenotato era un incubo. Dopo essersi fatti strada fra drogati e prostitute che circondavano l’ingresso, i blink entrarono e scoprirono che non avevano due letti doppi come richiesto. Avevano un unico super lettone.

Dopo aver lavorato per 12 ore, Mark, Tom e Scott dovettero dormire in tre in un letto. Tom ebbe terribili incubi sullo sci campestre (??). Continuò a spingere e dar colpi ai suoi due poli, ma non arrivò da nessuna parte. Si svegliò ancora stanco. Al contrario, Mark e Scott si svegliarono di ottimo umore, con grandi sorrisi sulla faccia.

Miracolo dei miracoli, il cd fu terminato in soli tre giorni. Guardando indietro, i blink possono sentire che fu registrato in così breve tempo dalla qualità del suono. Ma a quel tempo era praticamente perfetto per la band. L’album includeva diverse canzoni che erano apparse sul demo di Buddha, insieme ad altre nuove canzoni che erano anche meglio. Queste nuove canzoni erano veloci, allegre, e beh, semplicemente buone. Ed erano tutte insieme su un cd che un ragazzo avrebbe potuto comprate nei negozi. Era pazzesco.

Mark: “Registrammo Cheshire Cat ed è un bell’album. Penso che le canzoni su quel album siano grandi. Mi piacerebbe che la registrazione fosse migliore, ma a quel tempo non avevamo i soldi per prenderci più tempo o fare qualcosa di differente. Non potevamo affrontarlo. Volevamo solo pubblicare un cd. E queste erano le condizioni per pubblicarlo.”

Il cd fu chiamato cheshire cat dal gatto matto di Alice nel paese delle meraviglie. La copertina mostra un gatto siamese con ochhi blu intenso. La foto del gatto venne da un calendario che un venditore aveva lasciato al magazzino di Tom. La band chiese il permesso di usare la foto, ma la compagnia del calendario declinò la domanda. Non volendo un no come risposta, i blink usarono il dipartimento artistico della Cargo per ritoccare con il computer la foto finché la band fu salva dal copyright.

Era ufficiale, i blink avevano il loro primo vero cd. E presto sarebbero passati per la prima volta in radio. “M&M’s” era una canzone che toccò una corda speciale con i fans e con Mike Halloran, dj della radio 91X. Facendo della canzone una parte fissa della sua playlist, diventò il primo dj al mondo a mandare i blink sulla radio. (Mark vorrebbe precisare “Molte persone amano sostenere di essere stati i primi a mandarci alla radio. Sentiamo ciò in tutto il paese. Ma non è vero. Era Mike di 91X”)

Quando Mark, Tom e Scott sentirono la loro canzone alla radio per la prima volta impazzirono.
Per Mark fu un momento proprio come nel film That Thing You Do. Tom era in macchina quando la sentì, tirò giù il finestrino urlando a tutte le persone di accendere le loro dannate radio.

Tom: “L’ho urlato anche alle persone in bicicletta. Che stupido, di solito non hanno radio. Ma non mi importava perché cavolo, avevo una canzone alla radio!”

Il successo della band continuò quando la Cargo gli offrì un piccolo budget per girare un video. “Piccolo budget” è la parola chiave. La maggior parte dei video costa almeno mezzo milione di dollari. “M&M’s” fu fatto con meno di 10000$. Darren Doane, che aveva lavorato precedentemente con MxPx e Pennywise, diresse il video e fece un ottimo lavoro. Seguì una storia elementare. Tutti e tre i membri si svegliano alla mattina con le loro fidanzate. Ogni membro della band ruba qualcosa alle ragazze. Poi sgusciano fuori di casa per incontrarsi, andare in giro a Belmont Park e fare gli idioti. Alla fine si dirigono al Soma per uno show, dove le ragazze li stanno aspettando. Ne segue uno scontro a fuoco. I ragazzi combattono per arrivare verso palco solo per accorgersi che lo show è stato rimandato, ha ha!

Tom: “Volevo che nel video di “M&M’s” ci fossero 50 ragazzi in fila e che noi gli sparassimo alle palle. Un intero video di primi piani al rallentatore delle palle di questi ragazzi che esplodono. Ma immagino che fosse troppo costoso. Così alla fine facemmo questo.”

Mark: “Le cose come fare un video sono quelle che ti fanno capire che hai fatto il colpaccio. Non avevamo previsto o fatto niente per quel video, speravamo solo che sarebbe stato qualcosa di meglio di un video sul surf, ma nonostante ciò mi sentii come una rock star quel giorno. Assumemmo delle modelle! Pagammo delle modelle perché uscissero tutto il giorno insieme a noi!”

Il video fu veramente meglio di un surf video o due e fu incluso in diverse video compilations. Un impiegato malinformato della Cargo presentò il video anche a MTV dove buttarono via la cassetta appena videro le ragazze con le armi. I blink furono bannati da MTV.

Con una base di fans leali, passaggi in radio e un video bannato, Cheshire Cat vendeva parecchio. Ragazzi in tutto il paese compravano il cd. Per la prima volta i blink non erano solo una band locale di san Diego, questo trio irriverente stava creando un mormorio in tutta la nazione. E attirarono l’attenzione di Rick DeVoe.

Rick DeVoe crebbe nella scena surf-punk della sud California andando alle feste e guardando le nuove bands. Amava il mondo della musica punk e, anche quando venne tempo di crescere, rifiutò di lasciarlo. Prese la sua passione per la musica e la trasformò in un lavoro, prima come uno dei più rispettati punk promoters in America e poi come uno dei più rispettati punk managers. A san Diego creò una compagnia di promozione chiamata Big Dummy sotto l’ala di Bill Silva Presents. Rick fu il primo a promuovere gli Offspring ed era amico dei Pennywise. Era anche il manager degli Unwritten Law, band originaria di san Diego. E ora stava chiamando a casa di Mark. Sembrava che volesse occuparsi anche dei blink.

I blink non potevano credere alla propria fortuna. Tom mise insieme un kit pubblicitario per Rick che era poco più che fotocopie e fanzines, recensioni sui blink e alcuni cartoni dei blink disegnati da Tom.

Tom: “Pregavo che potessimo fare degli shows con questo tipo; era un fantastico punk promoter che aveva fatto dei bellissimi shows con The Offspring, NOFX e Pennywise. Faceva tutti i grandi concerti punk. Volevo così tanto che ci facesse fare uno show”

La band incrociò le dita e sperò che la fortuna continuasse. Furono esauditi, e Rick firmò un contratto con i blink per il loro lungo viaggio.

Era un’accoppiata perfetta. Rick e i blink erano fatti uno per l’altro. Oltre ad essere un ammirato membro dell’industria musicale, era anche il risultato di un’infanzia stile surf-punk. Un perdente semplicemente ama i blink. Rick e i blink diventarono immediatamente amici. Prese la band quando erano nessuno. Giurò che avrebbe portato la band il più in alto possibile. E’ il migliore amico della band, il lavoratore più instancabile e il suo più forte alleato. Grazie a Dio per Rick DeVoe.

Quando Rick DeVoe venne a bordo, portò la band all’attenzione del loro altro angelo protettore, Rick Bonde della Tahoe Agency. La Tahoe Agency, posseduta e mandata avanti dal team matrimoniale formato da Rick e Jean Bonde, era un’agenzia scritturazioni che lavorava con pezzi grossi della scena punk e ska come Sublime e Skanking Picke. Rick Bonde credette nei blink fin dall’inizio. Si offrì volontariamente di scritturare la band quando non aveva mai suonato uno show fuori dal Sud california. In quei primi giorni, Rick e Jean passarono ore a programmare shows e minitours che spesso facevano guadagnare alla band solo 25 dollari. Poiché i Bonde guadagnavano una percentuale di quello che i blink facevano, Rick e Jean ricevevano meno di 5 dollari per ore di duro lavoro. La loro generosità diede ai blink la possibilità di essere visti e sentiti fuori dalla loro città natale. Rick e Jean Bonde lavorarono con i blink fino al 2000, quando la Tahoe Agency si ritirò ufficialmente. I loro anni di servizio hanno avuto un ruolo insostituibile nelle vite e nella carriera dei blink.


Sfortunatamente, il successo di Cheshire Cat non attirò solo buone attenzioni. Catturò l’occhio degli altri Blink, una techno band irlandese che i blink di San Diego non sapevano esistesse. I Blink Irlandesi si opposero a condividere il loro nome e and presentarono un ordine chiedendo alla punk band di smettere di usare il nome “Blink”. Non volendo iniziare una battaglia legale, la band di san Diego accolse l’ordine; comunque non avrebbero abbandonato il nome “blink” completamente. Avevano lavorato troppo duramente per farsi conoscere come “blink” per abbandonarlo del tutto. Per differenziarsi dalla band irlandese, la band di san Diego aggiunse un numero alla fine del loro nome. Il numero 182 fu scelto completamente a caso. Mark e Tom possono cercare di convincervi che non fu un caso, ma sono sporchi bugiardi. I blink-182 erano nati.



 
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