Womanizer;, JenxTom;

« Older   Newer »
  Share  
~__ J o s i e • DeLonge.}
view post Posted on 14/1/2009, 19:24     +1   -1





Un'altra ficcy partorita dalla mia mente malata...

che ne dite di un Tom farfallone? :stonato:


---------------------------------------------


-Ne ho piene le tasche delle tue palle, Tom! Esci da questa stanza.-
Conto mentalmente fino a 10, provando a calmarmi... del tutto inutile data la situazione, ma devo riuscire almeno a tranquillizzarmi un pò...
-Jen, per favore... non è come sembra...-
Inarco un sopracciglio e lo guardo con attenzione, facendo poi vagare il mio sguardo per tutta la stanza...
-Ah no? Allora saresti così gentile da spiegarmi perchè quel perizoma si trova esattamente fra le coperte del NOSTRO letto?-
Si porta una mano dietro la nuca, grattandosi distrattamente. Sta cercando di prendere tempo, lo so... perchè lo conosco fin troppo bene
-Beh io...-
-Beh tu, un cazzo!-
Sospira rassegnato e abbassa lo sguardo... pessima scelta di risposta..
-Mi dispiace Jen... non so che diavolo mi sia preso...-
Ora si che sono incazzata. Non solo non è in grado di trovare una spiegazione plausibile, ma non si sforza nemmeno di riuscirci. Se non fosse che mi sovrasta di svariati centimenti e altrettanti chili, l'avrei già steso con un pugno.
-Oh non ti scomodare nemmeno a pensarci! Te lo dico io che diavolo ti è preso: a 30 anni suonati non sei in grado di tenere la patta dei pantaloni sigillata! Ecco che diavolo ti è preso! Ma io mi sono ampiamente rotta le palle delle tue stronzate, pertanto tolgo il disturbo. Adesso puoi darti tranquillamente alla pazza gioia, perchè la sottoscritta non la vedrai nemmeno più in cartolina! Addio, Thomas.-
Afferro le valigie che mi ero preparata in fretta e furia, ed esco dalla stanza. Lui sgrana gli occhi, afferra un paio di pantaloni e una maglia al volo, poi mi insegue per tutto il vialetto, saltellando prima su una gamba e poi sull'altra, senza smettere di correre, nel vano tentativo di riuscire a infilarsi i vestiti...
-Jen, ti prego aspetta... no no no... non il taxi... Jen!!-
Un urlo disumano rimbomba per tutta la pacifica strada residenziale di Rancho Santa Fe...
-VAFFANCULO, DELONGE!-


"Ohhh bene, fantastico! Complimenti Thomas Matthew, ottima mossa!"
Mi guardo intorno, sperando di evitare che qualche paparazzo l'indomani mattina se ne esca con una brillante notizia del tipo: "DeLonge in mutande, lasciato dalla moglie!".
Poi sposto lo sguardo sul mio vicino, che mi guarda come se fossi un'alieno venuto da chissà quale pianeta...
-Bè? Che diavolo c'è di così interessante da guardare?!-
Subito torna a dedicarsi al suo tagliaerba, mentre soffoco un ringhio di frustazione e mi dirigo a passi spediti verso casa.
Così non va, temo di averla fatta davvero grossa questa volta, dannazione a me e a "Lui". In fretta mi lancio sul divano, agguanto il cordless e compongo un numero precisio, cercando di non imprecare più del dovuto.
Dopo svariati squilli, finalmente parte la linea
-Pronto?-
-Mark, meno male che sei a casa! Ho fatto una cazzata...-
Il tono ironico con il quale risponde mi irrita non poco
-Fammi indovinare... sesso!-
-Non è uno scherzo, Jennifer se n'è andata davvero questa volta! Ha svuotato l'armadio ed è salita su un taxi, diretto chissà dove-
-Capisco... e io cosa c'entro?-
Come lui cosa c'entra! E' il mio migliore amico, c'entra eccome! Non credo di riuscire a farmi perdonare da solo, Mark non può negarmi questo favore. Questa volta sono seriamente preoccupato.
Insomma, non è la prima volta che mi concedo una "scappatella", ma nonostante i miei errori, Jen mi è sempre stata accanto, arrivando a perdonarmi anche quando non lo credevo proprio possibile. Sono uno stronzo, lo so, ma non è questo il punto. Sento che questa volta è diverso...
-Che diavolo significa, scusa?-
-Significa esattamente quello che ti ho chiesto!-
Sbuffo spazientito
-Devi aiutarmi...-
-Devo?-
Non ne sono proprio sicuro, ma conosco Mark abbastanza bene, da intuire che si sta divertendo un mondo a vedermi sprofondare nella merda. Dopotutto non posso dargli torto... me lo ripeteva in continuazione di farla finita perchè presto avrei toccato il fondo. Il punto è che il fondo non l'ho solo toccato, questa volta ho la vaga sensazione di averlo proprio sfondato!
-Per favore..-
Il mio è quasi un ringhio, ma dopotutto si sa... sono un tipo abbastanza orgoglioso..
-Mi dispiace Tom, ma non ne uscirai mai se ti affidi sempre a me. La stronzata gigantesca è tua, e questa volta dovrai cavartela da solo...-
-Ma..-
Non mi lascia nemmeno il tempo di ribattere e chiude la telefonata. Grazie mille Hoppus, mi sei stato proprio di grande aiuto!
In un moto di rabbia scaravento il cordless sul muro, che si spacca in due, ricadendo sul pavimento...
-E adesso cosa cazzo faccio?-
Non riesco nemmeno ad immaginare dove possa essere andata. Continuo a camminare avanti e indietro per il salotto, con il rischio di creare un solco per terra, quando ad un tratto mi blocco
-Sua sorella!-
Senza pensarci su, mi fiondo in camera da letto, afferro il cellulare, le chiavi, il portafoglio e quasi correndo mi dirigo verso la macchina; destinazione: New York!


-Che grandissimo pezzo di merda!-
Kari non ha mai avuto un'ottima considerazione di Tom... e non posso darle torto. Tuttavia, quando decisi di sposarlo, accettò la mia scelta e io le dissi che sicuramente sarebbe stata quella giusta.
Ora non ne sono più tanto sicura, ho chiuso più di un'occhio sulle sue "amanti" passate, ma quando è troppo è troppo. Innamorata si, ma stupida no.
-L'hai ripetuto almeno 3 volte..-
Cerco di assumere un tono vagamente ironico e direi che mi riesce piuttosto bene...
-Lo so... ma non posso fare a meno di ripeterlo...-
Abbozzo un sorriso, poi senza quasi accorgermene abbasso la testa, mascherando le lacrime che minacciano di sfuggire al mio controllo
-Jen...-
-Io... i-o non so cosa mi stia prendendo... voglio dire... è giusto no? Mi ha tradita ed è così che deve andare! Dovrei metterci una pietra sopra, ma non...-
Mia sorella sembra capire come mi sento, si alza dalla sedia e mi abbraccia con affetto, accarezzandomi i capelli
-Shhh... sfogati, ti prometto che andrà bene. Passerà, passa tutto prima o poi. Lo so come ti senti, ci sono passata anch'io con Josh, ma ti sono vicina, ok?-
Sollevo lo sguardo e punto i miei occhi ormai arrossati nei suoi, facendole un lieve cenno col capo
-Su, adesso basta piangere! Vieni, ci aspetta una serata all'insegna di film e popcorn!-
Sorrido fra le lacrime e dandole la mano, mi faccio guidare verso il salotto. Chi lo sa, forse sarà davvero così... forse andrà veramente tutto bene. Voglio crederci.


-Porca puttana!-
Penso sia l'ennesima imprecazione oggi, ma se sto stronzo non si leva dalle palle, non raggiungerò mai NY.
Sto per scaricare un'altra serie di epiteti poco ortodossi, quando finalmente il camion si sposta, lasciando libero il passaggio. Schiaccio il piede su l'acceleratore e mi appresto a raggiungere la città di Kari.
Dopo qualche ora di viaggio finalmente giungo a destinazione. Non mi curo nemmeno di parcheggiare decentemente l'auto, scendo di corsa e mi piazzo davanti all'ingresso di casa, rimuginando su cosa sia più giusto fare. E' ovvio che io voglia parlarle, ma ho paura di come possa reagire... questa volta non ho scuse e anche se ce l'avessi, non servirebbero a niente. Dopo svariate seghe mentali, mi faccio coraggio e porto il pugno sul legno della porta, facendolo battere per almeno 3 volte.
Dopo alcuni secondi, che a me sembrano infiniti, finalmente la porta si spalanca, rivelandomi una Kari Jenkins decisamente furiosa..
-E tu che cazzo ci fai qui?-
Mi gratto distrattamente la guancia con fare nervoso...
-Voglio solo parlare con Jen...-
Mi guarda scettica...
-Non è nelle condizioni di ascoltare le tue inutili scuse...-
Fa per chiudere la porta, ma io riesco a bloccarla in tempo, poggiando parte de mio peso sul braccio destro...
-Ti prego...-
Sembra valutare attentamente la mia richiesta, i suoi occhi mi scrutano con attenzione, forse sta cercando di capire se sono davvero sincero. Ma questa volta non ho proprio nulla da nascondere, ho fatto troppe puttanate e ho rischiato di perdere Jen così tante volte, che mi sembra quasi un miracolo anche solo riuscire a parlarle.
Apre del tutto la porta e mi fa cenno di entrare. Piano, allungo un passo verso l'entrata e mi guardo intorno. Erano mesi che non mettevo piede qui dentro, ma nonostante questo è tutto come lo ricordavo.


-Kari, abbiamo finito i...-
Appena sollevo lo sguardo mi paralizzo all'istante, lasciando scivolare la ciotola dei popcorn per terra. Lo vedo aprire la bocca, ma non gli lascio il tempo di parlare, perchè mi fiondo nella prima stanza che riesco a raggiungere.
-Jen! Jen apri... per favore... mi sono fatto 4 ore di macchina per riuscire a parlarti... almeno ascoltami-
Mi mordo il labbro inferiore, poi rispondo con notevole distacco
-Mi dispiace per te, Thomas. Significa che hai viaggiato per 4 ore inutilmente.-
Lo sento battere i pugni contro la porta, ovviamente non ha intenzione di arrendersi. Non mi stupisce affatto, è sempre stato un tipo cocciuto.
-Se non apri, giuro che la sfondo!-
-Ehi! Te non sfondi proprio un cazzo! Queste porte costano la bellezza di 500 dollari l'una! L'unica cosa che verrà sfondata qui, sarà la tua testa, se solo provi a sfiorarle... sono stata abbastanza chiara?-
Se non fosse per la situazione, sarei già scoppiata a ridere. Mia sorella è incredibile, non si smentisce mai
-Datti una calmata, è solo una tattica..-
-Ohhh complimenti allora, stratega dei miei stivali! Infatti guarda... Jen è già uscita! Le tue meravigliose tattiche funzionano a meraviglia! Bravo!-
Sento lo sbuffare scocciato di Tom e mi scappa un sorriso. E' pazzesco quanto mi manchino le piccole cose... come anche solo sentirlo sospirare. La voce di Kari mi riporta alla realtà...
-Jen, per favore... esci di li... non sei costretta a perdonarlo, se non vuoi... ma almeno prova ad ascoltare ciò che ha da dire...-
-Grazie mille per la fiducia!-
-Senti, falla finita! E' già tanto che sono riuscita a dire una frase che non comprenda un "vaffanculo", dopo quello che le hai combinato!.-
Lentamente porto le mani alla serratura, facendola scattare... poi spalanco la porta.
-Jen...-
Sollevo lo sguardo, fino ad incontrare i suoi occhi nocciola. Il mio cuore salta un battito. Lo amo... e questa è una cosa che purtroppo non posso cambiare, ne ignorare. Ma ho bisogno di sapere che sarà sempre al mio fianco, che mi darà fiducia e non tradirà la mia. Voglio rispetto da parte sua... e la promessa che d'ora in poi sarò l'unica donna della sua vita.
-Tom... mi ami?-
Lo vedo granare gli occhi, prima di avvicinarsi e rispondere in modo deciso, senza esitazione alcuna
-Si Jen, ti amo. E ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto. Sono un pessimo marito, me ne rendo conto. Ma il vederti salire su quel taxi, mi ha fatto riflettere. Per un mio madornale errore, rischiavo di perderti del tutto.. e questo mi ha spaventato a morte. Non riesco ad immaginare la mia vita senza di te... e sinceramente non voglio nemmeno provare a farlo, perchè mi terrorizza. Ti chiedo solo di perdonarmi per ciò che sono e di concedermi un'ultima possibilità, che sia l'ultima. Voglio prometterti che non sbaglierò di nuovo e che sarò capace di donarti ciò che meriti, come il rispetto e tutto ciò che comporta amarti.-
Conclude, con occhi lucidi e la voce leggermente incrinata sulle ultime parole.
Lacrime di gioia bruciano sulle mie guance. Con un passo lo raggiungo, gli prendo la mano e mi lascio cullare dal calore del suo corpo. Lentamente solleva il mio viso e lo avvicina al suo; un bacio a sugellare quella promessa. La promessa di una nuova vita, finalmente insieme.
-Ehm... avete finito?-
Qualcuno sta parlando... ma sinceramente non riesco nemmeno a capire le sue parole. Mi godo appieno questo momento, inebriandomi del suo profumo, misto a dopobarba e sudore. Il suo sudore, che non riesco a trovare sgradevole. Amo tutto di lui.
-Va bene, come non detto, vado a fare dei popcorn! Tom... prova anche solo a toccare quella porta e sei un uomo morto!-


End.
 
Top
maria 182
view post Posted on 27/5/2009, 19:00     +1   -1




Bella storia mi pice questa battuta :
Se non apri, giuro che la sfondo!-
-Ehi! Te non sfondi proprio un cazzo! Queste porte costano la bellezza di 500 dollari l'una! L'unica cosa che verrà sfondata qui, sarà la tua testa, se solo provi a sfiorarle... sono stata abbastanza chiara?-
 
Top
1 replies since 14/1/2009, 19:24   172 views
  Share