Eccolo eccolo eccolo. Allora, faccio un riassunto di quella che è successo in questo arco di tempo. Ho finito di scrivere la ff, per evitare di avere ripensamenti dopo aver pubblicato i capitoli. Quindi adesso pubblicherò tutti i capitoli un pò alla volta, senza aspettare un mese come ho fatto in questo caso!
Ecco il cap 9: buona lettura!
CAP 9
*
Ormai erano passati mesi interi, mancava poco alle vacanze estive.
Tutto andava a gonfie vele: i Blink continuavano ad ottenere delle serate in vari
locali o ai party. La cassetta era stata finalmente registrata e i risultati erano
stati davvero soddisfacenti.
Mark ormai era diventato membro attivo nella band, stavano lavorando ad una decina
di canzoni, andavano tutti d'amore e d'accordo, la collaborazione era ottima.*
ScottUn'altra serata, un'altra serata. Non riuscivo a pensare ad altro: avevamo ottenuto
un'altra serata in un locale! Dovevo dirlo ai ragazzi, volevo sentirli urlare dalla
gioia! Dopo tutti i casini che avevamo fatto, anche solo per una cosuccia di mezz'ora,
finalmente eravamo riusciti ad ottenere il massimo di ciò che ci aspettavamo.
Volevo vedere Tom saltare per i corridoi della scuola, volevo vedere Steve dare
pacche sulla schiena a chiunque gli passasse vicino, come facevano ogni volta che
arrivavano notizie del genere.
E il momento arrivò: mentre camminavo assorto nei miei assurdi pensieri Tom si
avvicinava, con la sua solita espressione mattiniera mezza addormentata.
"Tom!!!" urlai dall'altra parte del corridoio. Fu un'azione spontanea, non ci pensai
nemmeno.
"Tom!!! Tom, devo darti una notiziona!!"
"Che succede?"
Si grattava la testa e, strizzando gli occhi, sbadigliava continuamente.
"Indovina un pò!! Finalmente abbiamo la serata!!! Abbiamo la serata, Tom!!!"
Gli occhi gli si illuminarono improvvisamente e un sorriso smagliante gli si stampò
sulla faccia.
"Stai scherzando???"
"No, cazzo!!! Non sto scherzando! Abbiamo una serata!!"
Sentii un urlo stile "woah" un pò influenzato dal sonno riempire le mie orecchie.
"Ma è fantastico!!! E quando sarebbe?"
"Tra due settimane!"
"Così tardi?"
"Ma fregatene Tom, suoneremo in un locale!!"
"Giusto, giusto! Dobbiamo dirlo a Steve! Portati un casco, perchè butterà giù la
scuola per la felicità."
"Dare pacche sulla schiena equivale a distruggere la scuola?"
Ci pensò un attimo su... sì, quella mattina si era solo alzato dal letto, il
momento di svegliarsi non era ancora arrivato.
"Bhè no, ma..."
"Lascia perdere, andiamo a cercare Steve."
***
Lo trovammo solo all'ora di pranzo, in mensa, mentre fissava i tranci di pizza
che si trovavano nel suo piatto. Mi aspettavo che da un momento all'altro cadesse
con la faccia nel suo pranzo, ma non fu così. Ci sedemmo al tavolo, davanti
a lui e con un gran sorriso gli diedi la buona notizia.
"Steve!"
Non rispose, continuò a fissare la pizza.
"Steve, abbiamo una serata! Tra due settimane suoneremo al Quincy! Abbiamo una
serata al Quincy!!"
Alzò lentamente la testa. Dal suo aspetto sembrava un sopravvissuto ad una sbornia
struggente. Ci fissò un attimo e poi disse, alzando le mani:
"Fantastico"
Il suo tono non si poteva certo definire entusiasta, mi chiedevo se davvero gli
imporatsse qualcosa della notizia.
"Allora?" chiese Tom impaziente.
"Allora cosa?"
"Tutto qua?? Cazzo Steve, finalmente possiamo suonare in un fottutissimo locale e
tu te ne esci con un semplice <<fantastico>>????"
"Che devo fare??? Saltare per la mensa e dire a tutti <<oh cielo, suonerò in un
locale e magari poi dopo ci vediamo a casa mia e guardiamo qualche filmetto che ho
fregato dal comodino di mio padre.>>??? Sentite ragazzi, questa situazione sta iniziando
a diventare pesante, non ho più tempo per pensare ai cazzi miei, ci sono solo la
band, le serate, la band, i party, la band e ancora le serate."
"Ma che diavolo stai dicendo??? Hai tutto il giorno per fare quello che ti pare,
con la band ci stai sì e no qualche oretta al giorno, quando puoi. E le serate certo
non possono essere un peso, dato che suoniamo fuori dalla camera di Scott una volta
ogni 3 mesi!"
Questa fu la risposta di Tom ed il ritratto della verità.
"Certo, questo lo pensi tu, per te esiste solo la band, nient'altro! Fosse per te
suoneremmo notte e giorno senza mai fermarci! Adesso capisco perchè Hoppus si è rotto
le palle e se n'è andato!"
"E adesso questo che diamine c'entra??? Se Hoppus se n'è andato sono cazzi suoi
e sicuro non è andato via perchè si era rotto le palle!"
A quel punto intervenni io, il discorso stava prendendo una piega sbagliata.
"Tom, non stiamo parlando di Mark, lascia stare. L'hai detto tu che non è importante.
Steve, non capisco cosa ti spinga a pensare tutto questo, Tom ha perfettamente
ragione! Non fare l'idiota, sai che sei in assoluto dalla parte del torto!"
"Pensatela come volete, io ho bisogno di staccare la spina, almeno per un pò."
"Non..." ma prima che potessi dire anche solo un'altra parola Steve prese il suo
vassoio e si allontanò, dopo aver buttato i resti del pranzo nel cestino uscì dalla
mensa.
"Ci risiamo."
Furono le ultime parole di Tom, prima che suonasse la campanella di inizio corsi.
Allora, prima di tutto tengo a precisare che il Quincy, per quanto ne so io, non esiste, cioè, l'ho inventato prendendo spunto da un "locale" di Boston in cui, se vuoi mangiare il tuo pranzo, devi mangiarti pure il piatto. Una piccola dedica alla cara Boston, quanto mi manca. Adesso il tempo dei ricordi è terminato.
Riguardo alla fanfic, sto usando questo linguaggio un pò "sciolto" per rendere il tutto più... realistico, più liceale, più adolescenziale, non perchè è mia abitudine usufluirne. Spero solo che non risulti banale.
Bhò, detto tutto! A voi la parola! Ah, un'ultima cosa! Per scrivere i dialoghi ho preso spunto da alcune interviste dei blink, ma soprattutto dal libro della cara Anne. Per esempio il fatto che Tom pensasse notte e giorno alla band e telefonasse all'intero mondo per poter suonare in un qualsiasi posto. Oppure le affermazioni ed i comportamenti un pò, diciamo, infantili ed immaturi dei personaggi, che a volte ho avuto modo di trovare nella realtà, la realtà dei blink.
Ok, quella era la penultima cosa, questa è l'ultima: non riesco a non pensare a Scott come la persona tranquilla e riflessiva... è più forte di me! Adesso ho detto tutto. Edited by K_Stratocaster.182° - 25/2/2011, 23:41