Eccolo!!! Adesso inizio a scrivere il cap 8!! Già, ho avuto l'ispirazione improvvisa... Infatti questo capitolo doveva essere molto, mooooolto più lungo, ma ho preferito dividerlo in due parti. Così nel prossimo capitolo posso scrivere meglio, descrivere di più, invece di concentrarmi sui dialoghi come ho fatto in questo cap!! Buona lettura!
CAP 7
MarkMi svegliai verso le dieci, così scesi in cucina e feci colazione, di fianco a mia
sorella che mi lanciava occhiate eloquenti ogni tre secondi.
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Santo cielo, sembra che stia male più lei di me per questo fatto! >>
Questa notte non ero riuscito a dormire e, dopo aver finito di mangiare, decisi
di uscire per prendere un pò d'aria... Camminavo, inspiravo l'aria fresca e camminavo.
Davvero, è icredibile come una passeggiata di prima matina possa chiarirti le
idee, mettere in ordine tutto nella tua mente, ma soprattutto è incredibile
come ti faccia svegliare!
Tornai a casa all'ora di pranzo e, dopo aver mangiato, andai in camera mia.
Osservai il mio basso, posto in un angolo della camera, così lo presi e iniziai a
suonare qualunque cosa mi passasse per la mente.
Da quanto tempo non provavo questa sensazione... suonare, era davvero ciò che amavo, ciò che volevo fare.
Sentii bussare alla porta.
"Mark" disse mia sorella fuori dalla stanza.
"Entra"
Si chiuse la porta alle spalle e si sedette sul letto guardandomi
"Allora, ti andrebbe di raccontare cosa è successo?"
"E' una storia lunga" risposi.
"Ho tutto il tempo del mondo per ascoltarla"
E così le raccontai tutta la storia... mi sembrava di narrare una favola ad un
bambino per le esclamazioni di stupore di mia sorella.
Quando finii di raccontarle tutto rimase un attimo a fissarmi. Evidentemente
stava pensando a come risolvere la situazione.
"E tu intendi lasciare tutto così?" chiese ad un certo punto.
"Anne, ormai hanno già trovato un altro bassista, stanno andando avanti, non ho il
diritto di intromettermi nei loro affari... creerò al più presto un altro gruppo"
"Ma Mark, Tom e Scott erano perfetti, andavate d'accordo e tutto funzionava
a meraviglia... I Blink erano perfetti per te, quando ritroverai una band
così?"
"Lo so, ho fatto la più grande cazzata della mia vita, ma ormai il danno è fatto...
Adesso non posso tornare indietro"
"Stai dicendo questo per il tuo orgoglio?"
Intanto mi alzai dal letto e mi diressi verso l'uscita... Misi una mano sulla
maniglia e prima di aprire la porta dissi:
"No, sto dicendo questo perchè so come andrebbero le cose se decidessi di
tornare nei Blink"
E detto questo uscii dalla stanza e in un attimo mi ritrovai a camminare
per la strada, sentendo le fredde gocce di pioggia bagnarmi il viso...
Pioveva, ma continuavo a camminare. Andavo avanti, senza una meta, avevo solo
bisogno di sentire l'aria fresca e, questa volta, di pensare. Pensare ad un modo
per riavere indietro ciò che avevo perso, un modo per ritornare al passato...
TomDopo l'esibizione della serata precedente presi una decisione definitiva:
era arrivato il momento di registrare una cassetta!
Avevamo comunque bisogno di tempo per lavorarci sopra, Steve aveva bisogno di esercizio.
Ero troppo entusiasta per i Blink!
Così quella mattina andai a casa di Scott per parlargli della faccenda
"Scott, che ne dici se i Blink registrassero una cassetta?"
Evidentemente la domanda l'aveva un pò spiazzato, perchè ci mise un pò per rispondere.
"Una cassetta... mi sembra una buona idea, sempre che Steve sia d'accordo, ma
dove troviamo il materiale?"
"Non ti preoccupare per quello, sono riuscito a rifilare una cassetta, abbiamo
tutto il necessario."
"Ok, allora non resta altro che parlarne con Steve."
"Potresti andare tu a casa sua..." gli dissi
"Ma tocca sempre a me parlare con Steve??"
"E dai, oggi io non posso, ho un casino di cose da fare. E poi l'ultima volta
è andata piuttosto bene!"
"Oh certo, a parte le gomme attaccate ai pantaloni!"
"E' un dettaglio tralasciabile! Cosa potrà mai fare a casa sua?"
"E va bene, va bene!! Andrò io oggi pomeriggio... sperando che non sia a casa!"
"Perfetto, allora ci sentiamo stasera! Così mi racconti come è andata!"
"Se torno a casa!"
"Come la fai lunga!"
ScottQuando arrivai a casa di Scott fui accolto dalla madre
"Salve, sono un amico di Scott. E' in casa?"
"Oh... no, ma tornerà a momenti! Accomodati in cucina!"
E così mi fece accomodare a tavola.
"Desideri qualcosa, dei biscotti, una bistecca, un pezzo di torta?"
"No grazie, ho appena pranzato."
Ma come se non avesse nemmeno sentito ciò che avevo detto mi mise sotto il naso
un piatto di biscotti al cioccolato grossi quanto un libro.
La guardai con sguardo interrogativo e lei, vedendomi, disse:
"Assaggia questi biscotti, sono la specialità di casa, ho usato una ricetta
speciale e sono curiosa di sentire il parere di qualcuno"
Così addentai esitante un biscotto... era duro e polveroso, ma aveva un
buon sapore. E mentre masticavo la mamma di Steve mi porse un bicchiere
(penso sia più corretto dire "un barile" per le sue dimensioni) pieno di latte.
Così fui costretto a bere pure quello per non offendere la signora, dato che si
era mostrata così premurosa.
"Allora, come sono i miei biscotti?"
"Molto buoni! Complimenti!"
"Ma che ragazzo gentile!"
Ad un certo punto sentii la porsa aprirsi e Scott fece irruzione in casa, con
un borsone in spalla e una divisa da football addosso.
"MA', SONO TORNATO!!"
Quando arrivò in cucina e mi vide fece un grande sorriso osservandomi
"Raynor!!!"
Posò lo sguardo sulla tavola e disse:
"Hey, ma quelli sono i biscotti di tre settimane fa!"
E dopo essersi avvicinato addentò un biscotto.
"Ma', sono davvero mitici!"
Intanto io per poco non caddi giù dalla sedia.
<<
Tre settimane fa??? >> Mi girai per non farmi vedere, mentre il mio volto assumeva
un'espressione schifata... continuavo a cercare di non vomitare.
Infine mi alzai di colpo, mi pulii la bocca con un fazzoletto e dissi:
"Steve, dovrei parlarti di una cosa riguardo la band"
"Ma certo amico!! Seguimi nel mio regno!"
Entrammo nella sua camera e per poco non mi feci un volo giù dalla finestra... il
pavimento era coperto di vestiti, borsoni e altra roba e io ero inciampato in uno di
questi mentre entravo nella camera e finii col sedere per terra
"Scott, se vuoi puoi sederti sul letto, il pavimento mi pare un pò scomodo"
"Quale letto?" davvero, non vedevo nessun letto.
"Quel letto!" disse indicando un ammasso di lenzuola e coperte in un angolino
della stanza. Evidentemente il letto si trovava sotto quella montagna.
"No grazie, mi accontento anche di una sedia..."
"Bene... allora, cosa devi dire allo Steve?"
"Oggi Tom mi ha proposto di registrare una cassetta con il gruppo. Tu cosa ne
pensi?"
"Ottima idea! Ma che pezzi ci mettermo dentro?"
"Non so, dobbiamo ancora discutere sull'organizzazione, aspettavamo di sapere
il tuo parere. Bene, allora ne parleremo dopodomani a scuola"
"Per curiosità, chi era il vecchio bassista?"
"Il veccho bassista? Mark Hoppus..."
"Ma che cazzo di cognome..." disse ridendo.
"L'altra sera ci stavi provando con sua sorella"
"Ah, ma è il tizio del negozio di musica!"
"Lo conosci?"
"Ma certo! Abbiamo chiacchierato un pò qualche volta, sembra un tipo a posto/apposto (non so, leggetelo come preferite)!"
"Già... adesso devo andare. Ci vediamo lunedì"
Quando tornai a casa chiamai subito Tom.
Tom
Sentii il telefono squillare: era Scott.
"Scott!"
"Ciao Tom"
"Allora, come è andata??"
"Alla grande. Ha detto che è un'ottima idea!"
"Perfetto!"
"E io gli ho detto che lunedì ne parleremo a scuola. Più che altro per l'organiz_
zazione."
"Ok! Allora ci vediamo lunedì?"
"Aspetta, domani non sei a casa?"
"No, ho un impegno di famiglia..."
"Ah ok.... allora a lunedì"
***
Arrivai a scuola con qualche ora di ritardo perchè la sveglia, per fortuna, non era
suonata e io avevo continuato a dormire beatamente.
"Hey DeLonge!"
Era Ryan, circondato dal suo gruppo di amici. Così mi avvicinai.
"Ryan! Come va?"
"Alla grande! E a te?? Ho saputo della cassetta! Bell'idea, sono curioso di
sentirla!"
"La cassetta? Te l'ha detto Steve, vero?"
"E non solo a me... l'avrà detto almeno a mezza scuola!"
"E figurati... bhè, sì, vogliamo registrare una cassetta, ma ancora dobbiamo
organizzarci"
"Tooooom! Allora, a che punto è la cassetta??"
Un altro mio amico era arrivato, unendosi alla conversazione.
"Non abbiamo ancora iniziato a registrarla, dobbiamo ancora organizzarci..."
"E che pezzi ci saranno?"
"Non lo so, dobbiamo ancora parlarne! Sentite, adesso vado a dare una riscaldata
alle sedie in classe. Ci si vede!"
Steve... sempre così premuroso...
Edited by K_Stratocaster.182° - 16/1/2011, 14:33