| Ed ecco il quinto cap... ormai non mi fermo più, le idee mi stanno sotterrando!!
CAP 5
Tom
Arrivai a casa di Scott alle 3, ero certo che mi avrebbe parlato dell'incontro di questa mattina con Mark e non mi andava di parlarne davanti a Steve. "Ciao Tom" "Hey Scott! Allora, oggi è la prima prova con il nuovo bassista. Questa mattina l'ho incontrato e mi ha detto... "A proposito di questa mattina" disse "..." "Capisco che tu sia arrabbiato" continuò Scott " hai ragione, ormai non sono più affari suoi, ma dicendo quelle cose ti sei mostrato così... infantile." "Lo so, lo so, ma che dovevo fare?? Quello viene da me, così, all'improvviso, e mi accusa di danneggiare la band, nonostante lui non c'entri più niente in questo discorso! Non potevo mantenere la calma, cioè, è ridicolo!" "Lo so, ma... "E comunque oggi Steve mi ha detto che ha fatto in modo di inserirci tra le band che suoneranno al party di domani sera a casa di Josh!" "Cosa???!!! Ma se non conosce nemmeno una nostra canzone!" "E se le impara entro domani sera!" Sentimmo il campanello suonare e dopo 5 secondi Steve incominciò ad urlare "Salve signora Raynor!! Mi presento, sono Steve, il nuovo bassista dei Blink. Sa signora, lei è proprio una bella donna, è fortunato Scott ad avere una mamma come lei" "Oh, ma che ragazzo gentile! La camera di Scott è sopra, ti accompagno?" rispose mamma Raynor "Non si preoccupi signora!" Quando entrò in camera buttò tutto sul pavimento, alzò le braccia e urlò "ECCOMI COLLEGHI!! Ma che cesso di camera hai Scott?" "Non pensare alla mia camera, piuttosto facci sentire un pò cosa sai fare!" "Ma certo!" Tirò fuori il basso e lo collegò all'amplificatore ed iniziò a suonare vari pezzi di alcune canzoni. Non era niente male, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. "Bene" dissi "Adesso ti darò la tablatura di alcuni pezzi dei Blink e li suonerai... se preferisci fare ad orecchio non c'è problema" "Dammi le tablature" disse con decisione Steve Quando gliele porsi iniziò a suonare senza quasi mai fermarsi. Dovevo ammetterlo, aveva stile, uno stile particolare. Continuò a suonare per un quarto d'ora finchè non fui io stesso a dirgli di fermarsi, perchè credo che altrimenti non l'avrebbe fatto. "Allora?" chiese ansioso. "Allora, se Scott è d'accordo, direi che è perfetto, sei dentro!" "Sì, sono d'accordo! Hai talento, lo devo ammettre. Certo, hai bisogno di un pò di allenamento con i pezzi per renderli più sciolti, ma va bene" proseguì Scott "Perfetto... entro domani sera saprò suonare i pezzi della band, basta che mi diciate quali intendete suonare" Così gli diedi un foglietto sul quale erano scritti tutti i brani della serata e le tablature. "Perfetto... potremmo suonarli già adesso, tanto per iniziare a sciogliere un pò le dita" propose poi Steve "Certo... ah, dimenticavo" dissi "Devi anche cantare" "Cantare???!!!" chiese con espressione terrorizzata "Sì, cantare. Nella band ci sono due voci. Ci sono pezzi in cui canto solo io, pezzi in cui canti solo tu e pezzi un cui cantiamo entrambi" "Ma devo fare la prova anche per questo?" "No... a meno che tu non sia stonato come una campana" "Il grande Steve è un ottimo cantante!!" urlò lui orgoglioso. "Perfetto, allora possiamo iniziare!" Iniziammo a suonare... tenemmo un ritmo non troppo veloce, per non mettere in difficoltà Steve, anche se alcune volte dovemmo fermarci per i suoi errori. Ma era la prima volta, non potevamo pretendere di ottenere il massimo. Sentivo però che c'era un'atmosfera diversa dal solito; sentivo la tensione di Steve, e non provavo un grande senso di euforia. Forse perchè passavamo intere ore a ripetere pezzi o intere canzoni per farle memorizzare a Steve, forse perchè Steve non ci metteva l'entusiasmo necessario per coinvoglere tutti e tre. A tarda sera ognuno tornò a casa sua. Era stata una giornata davvero incasinata.
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Mark
Quando arrivai a casa trovai la mia ragazza ad aspettarmi, seduta sul divano, a braccia incrociate << E adesso che succede?? Possibile che io non possa passare un solo momento in pace?? >> Cercai di scappare in camera al piano di sopra senza farmi vedere, ma prima che potessi mettere piede sul primo gradino delle scale mi chiamò "Mark!" "Sì?" "Noi due dobbiamo parlare" "Tesoro, non si può fare domani? Adesso ho un mal di testa assurdo!" "No, adesso!" "Ma..." "Subito!" "E va bene!!" Mi sedetti su una sedia il più lontano possibile da lei. "Allora" iniziò "oggi ho fatto un pò una revisione dei nostri risparmi e posso confermare che questo mese non riusciremo a pagare l'affitto se andiamo avanti così" "Bhè..." "So che a scuola non ti dai da fare, con il tuo lavoro prendi uno stipendio misero e..." "Oh, ma dai, mi sembri mia madre" ribattei io. "Fammi finire di parlare!! E mi sembra anche che andare al college non sia tra i tuoi progetti futuri" "E quindi?" "E quindi, Mark, non possiamo andare avanti così!" "L'idea della convivenza è venuta a te!" "Sì, ma tu hai accettato e così adesso hai delle responsabiliità!" "Ma se vado ancora al liceo cosa posso fare???" "Qui sei l'unico che non si dà da fare, non studi, hai un lavoro patetico e pensi solo a divertirti... pensavo sapessi a cosa andavi incontro quando hai accettato di affittare questo stupido appartamento!" "Lo sapevo, ma pensavo tu avresti contribuito a tenere in piedi questa situazione!" "Ah, adesso sono io che non faccio un cazzo tutto il giorno!" "Non sto dicendo questo!!" "No Mark, hai detto tutto, ho capito..." A quel punto mi alzai e le urlai in faccia tutto quello che pensavo, non poteva fare la vittima... era patetica!! "Smetti di fare la vittima!!!" dissi "Ho fatto tutto per te, ho distrutto tutto ciò che avevo, ho dovuto ricostruirmi una vita, ho perso tutto, te ne rendi conto??? Questa situazione mi fa schifo, non sopporto più le tue lamentele, non sopporto più il tuo egoismo!! Non fai altro che trattarmi come se fossi un bambino di tre anni che non sa mangiare da solo!! "Mark fai quello, Mark quello non si tocca, Mark se fai questo non va bene, Mark stai sbagliando". Ho lasciato tutto quello che amavo per te e adesso mi dici pure che io sono la causa dei nostri problemi, io non faccio niente e me ne frego di tutto! Adesso mi sono veramente rotto, mi sono rotto di essere comandato a bacchetta da te e mi sono rotto di vivere in questa casa." Andai in camera e buttai tutta la mia roba in un borsone. Lei era sulla soglia e mi fissava con spaventata "Mark" disse Uscii dalla camera senza guardarla, scesi le scale, aprii la porta d'ingresso e, dopo essere uscito, me la chiusi definitivamente alle spalle. La casa dei miei distava parecchio da dove mi trovavo io, ma fortunatamente avevo i soldi per il pullman. Così salii sul primo bus che passò e mi sedetti in fondo, vicino al finestrino, posto perfetto per non pensare ed imbambolarsi ad osservare la città.
[Oooooooh, Mark!!! Ti sei deciso allora!!! Bene bene bene... meno uno. Ce la siamo definitivamente tolta dalle pantofole!! Continuiamo]
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Quando arrivai davanti alla porta esitai un attimo prima di suonare il campanello. Mia mamma mi avrebbe sicuramente tempestato di domande e anche mia sorella, mentre io volevo solo... dormire! Già, dormire! Ero stanco, stanco di tutto! Infine mi decisi e suonai questo benedetto campanello. Aprì la porta mia sorella e appena vide il borsone disse "Allora, ti ha buttato fuori lei o, cosa che dubito, te ne sei andato di tua spontanea volontà?" "Potrà sembrare impossibile, ma me ne sono andato via di mia spontane volontà! E comunque sapevo che mi avresti fatto una domanda del genere, ma pensavo che almeno mi fosse permesso di entrare in casa. Oppure preferisci farmi il terzo grado qua?" "Entra" disse chiudendosi la porta alle spalle. "Anne, chi è?" urlò mia mamma dalla cucina "E' Mark" rispose lei Mia madre si precipitò ad abbracciarmi, come se non mi vedesse da un mese... forse non mi vedeva veramente da un mese. "Maaaaaark!! Tesoro, come stai?? Vuoi qualcosa?? Hai fame???" "No mamma, sto bene, non ho fame, sono in piena salute e non ho nulla di rotto. Non ti preoccupare" Ma appena vide la mia borsa mutò espressione e disse preoccupata: "Ti ha lasciato?" "Ma perchè pensate tutti che sia quello scaricato???!!!" "Bhè, perchè di solito lo sei" rispose Anne ridendo "Ma non questa volta... me ne sono andato via io! Non riuscivo più a sopportarla e adesso, se no vi dispiace, vorrei riposarmi un pò!" "Ma certo tesoro mio! Comunque sei sicuro che non vuoi parlarne?" chiese mia madre "No mamma, no. Sono ok! Sto bene... adesso vado..." "Ti chiamo all'ora di cena?" furono le ultime parole di mia madre. "No!" Entrai in camera e buttai il borsone in un angolo sella stanza, dopodichè mi stesi sul letto... dopo pochi minuti mi addormentai, dopo una lunga, pallosa giornata.
[Buonanotte Mark]
Quando mi svegliai, la mattina dopo, scesi in cucina e mangiai di fretta la mia colazione. Poi presi dall'armadio la prima cosa che mi capitò sotto il naso, mi vestii e andai a scuola. Mentre camminavo per i corridoi incontrai Josh, un mio vecchio amico. "Maaaaaark, amico. Come va???" disse dandomi una pacca sulla spalla "Hey Josh... benone. E te come te la passi?" "Non male! Ascolta, domani sera dò un party a casa mia. Ti va di venire?? Puoi portare chiunque, anzi, più gente porti meglio è!" "Domani sera? Bhè, sì... va bene. Allora ci vediamo domani sera!" "Ok, a domani sera!!" << Porterò sicuramente Anne... tra i miei e i suoi amici saremo una decina. Ottima occasione per distrarsi un pò! >>
Così il pomeriggio, quando tornai a casa, proposi ad Anne di venire al party e lei accettò subito senza esitare. Così finì il mio secondo giorno di libertà! Mi restava una sola cosa da fare: tornare a suonare!
[sondaggio: quanti di voi vogliono che mark torni nei blink?? XDXD]
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