Mark spiega i motivi dello scioglimento

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Roby-182
view post Posted on 11/4/2012, 21:38     +1   -1




Intervista a Mark
-spiega il motivo dello scioglimento-

1. Perché il nome +44? Sappiamo che è il prefisso telefonico di Londra, ma perché lo avete scelto come nome per la vostra band?

Abbiamo scelto +44 perché Londra era il posto dove abbiamo iniziato a parlarne. Amiamo Londra. Non vedo l’ora di ritornarci in tour. Ora come ora non vedo l’ora di andare in tour ovunque.

2. Leggendo diversi articoli, durante lo scorso anno la musica dei plus-44 sembra essere cambiata, e ha abbandonato il sound elettronico che ci avevate descritto originariamente. Adesso cosa puoi dirci sullo stile dei +44, e a quali band potresti paragonare i Plus-44?

3. Inizialmente i +44 includevano una ragazza di nome Carol Heller. Cosa è successo a Carol, e perché non è più nella band?


4. Come sono stati coinvolti nei +44 Shane e Craig, e quanto hanno contribuito alla fase di scrittura del disco?



Ho intenzione di raccontarvi tutta la storia dei +44 fino ad oggi, e penso che questo aiuterà nel rispondere a queste tre domande. Figo? Lo spero. Iniziamo..dopo che Tom lasciò i Blink-182, Travis e io abbiamo iniziato a registrare nuove canzoni. Quando inizialmente abbiamo buttato giù le nostre idee, stavamo registrando nel suo seminterrato e nella mia sala da pranzo. Usavamo batterie elettroniche, tastiere, e chitarre collegate al computer. Per necessità ogni cosa era completamente elettronica, ed era fantastico provare queste nuove idee con un diverso approccio piuttosto che incominciare a suonare canzoni su una chitarra. Travis si occupava di suonare la sua batteria elettronica, e anche qualche parte di tastiera, io aggiungevo qualche linea di chitarra e poi di basso. Ci siamo quindi dedicati della parte musicale. Erano tutti demo, e suonavano veramente bene. Abbiamo scritto un po’ di canzoni, e su una di loro Travis ebbe l’idea di poter far cantarne una parte ad una ragazza. Ho scritto il testo dopo che si sono verificate alcune cose e abbiamo contattato Carol, un’amica di Travis dell’Inland empire che cantasse e suonasse la chitarra. Ci raggiunse e cantò, era venuta veramente bene. Iniziammo a lavorare così tutti e tre su altre canzoni.



A quel punto sono andato a New York per qualcosa con i Motion City Soundtrack, e mentre ero li, mi chiesero di fare un paio di interviste, e così feci. Se ricordo bene, ne feci una con John Norris per MTV News, e una per Stephen’s Untitled Rock Show su Fuse.

Ovviamente entrambi mi chiesero sulla band. Io gli dissi la verità, che il progetto era elettronico, che me, Travis, e Carol stavamo scrivendo delle canzoni, e che eravamo entusiasti della nuova musica che stavamo facendo. In quel periodo, a Los Angeles, Travis fece un paio di interviste a cui gli fecero le stesse domande e lui naturalmente rispose le stesse cose.



Quando siamo ritornati in studio (seminterrato/sala da pranzo) abbiamo iniziato a parlare sulle interviste. Era strano aver parlato su della musica che era solo ai primi passi di produzione. Non era corretto incominciare a parlarne. Stavamo parlando solo di un’idea. Avevamo demo di alcune canzoni, ma in realtà ancora nulla era stato registrato ufficialmente, come anche non era avvenuta la fase di mixaggio e di realizzazione. Stavamo appena iniziando.

Perciò non ne parlammo più pubblicamente. Questo è il perché non avete più avuto notizie fino ad ora riguardo ai +44. Volevamo veramente che questa band facesse musica. Cioè lasciar che la musica parlasse per questa band.

Se stavamo a parlare di questa band prima dell’album, cosa avremmo potuto dire, oltre che “stiamo scrivendo e registrando della musica, e vi diremo tutto non appena avremo finito?” Abbiamo completamente chiuso con la stampa e ci siamo rinchiusi con lo spirito giusto in studio.

Poco dopo, nella primavera del 2005, abbiamo invitato il nostro amico Shane a venire a suonare qualche pezzo al quale stavamo lavorando. Shane è un altro amico di Travis di lunga data. Suonava in una band chiamata The Nervous Return, per La Salle Records, e hanno fatto molti concerti con i blink-182, perciò eravamo già amici. Una notte portò la sua chitarra nel seminterrato, gli abbiamo fatto ascoltare i demo e incominciò a scrivere alcune parti di chirarra. Si adattavano perfettamente. Shane è un ottimo chitarrista che ama la musica punk rock. Potrebbe parlarti all’inifinto di Ramones e New York Dolls. Ama anche i The Cure e tutto il sound gotico degli inizi, come Interpol e molto altro.

La sua conoscenza musicale è spaventevole. Shane introduce sound più duri alla musica dei +44, basata su idee molto melodiche. Così al suo arrivo le cose cambiarono sulla registrazione. Shane trascorre tutto il giorno in studio a suonare la chitarra, sia quando sta registrando, sia quando non sta registrando, alcune volte quando altre persone stanno registrando e a volte anche quando altre persone stanno parlando. Cosa posso dire, ama davvero la chitarra.



Poi, lo scorso ottobre, Travis e io comprammo uno studio. Questo fu il punto decisivo per i +44. Il laboratorio era aperto. Abbiamo trasferito tutti gli strumenti nel nuovo studio e così cambio anche la nostra direzione musicale. Eravamo in grado di suonare dal vivo la batteria. Potevamo suonare rumorose distorsioni di chitarra. Potevo far impazzire il mio culo. Era fantastico. Ricominciammo a ri-registrare quelle canzoni. Alcuni demo registrati con componenti elettronici divennero più organici. Ne lasciammo stare alcuni e ne creammo persino degli altri. Tutto ciò che avevamo ricostruito fu riarrangiato. L’intero sound ci trasformò in una rock band, combinata con componenti elettroniche. Io cantavo molto bene tutte le parti vocali. Con il nuovo metodo di registrazione, e il volere di Carol di formare la famiglia, lei decise di prendere la sua strada e noi la nostra. Ogni cosa fu fantastica. Ho parlato con Carol oggi. Siamo rimasti in ottimi rapporti.



A circa 3/4 del lavoro di registrazione, il nostro amico Craig ci raggiunse. Con la forte componente rock nella musica, sapevamo che ci sarebbe servita una seconda chitarra e un’altra voce sul palco. Craig venne e gli mostrammo le nostre canzoni, glie le facemmo suonare, e ne parlammo per un po’, e alla fine di quel giorno gli chiedemmo di essere il quarto membro dei +44. Da allora, ha avuto anch’egli un ruolo ugualmente importante. Registrare canzoni, scrivere testi, fare qualche back-up vocals qua e la. Non lo so di che colore i suoi capelli diventeranno quando incominceremo il nostro tour, ma sarà il ragazzo che starà alla sinistra del palco.



E tutto ciò ci ha portato fino ad oggi. Per rispondere alla domanda a quali band paragonare la nostra musica, non ho idea e non riesco nemmeno a provarci. Vi invito a sentire l’album e poi sarete voi in grado di decidere a cosa paragonarla. Per me, il miglior modo per descriverla è Travis, Shane, Craig e io rinchiusi in uno studio, a scrivere la migliore musica che abbiamo potuto. Amo il nostro album. E’ stato il più duro, e siamo entusiasti di averlo finalmente fatto e pronto per farlo uscire.


5. Cosa ti diede l’idea di iniziare un tuo Podcast, e hai intenzione di far continuare il tuo ‘Morning Zoo’ persino quando sarai in tour con i +44?

Ah, the Morning Zoo!! La storia dietro himynameismark è molto semplice. Apple Computers si è rivolto al mio manager e a me per fare un music podcast, e sembrava un'idea simpatica. A quel tempo c’era solo un altro podcast. Iniziammo a registrare a casa mia ogni tot settimane, non parlando di niente in particolare, intervistando band del quali eravamo fan, e mettendo musica che ci piaceva. Onestamente non avevo idea di quanto mi avrebbe preso. Quando abbiamo realizzato il primo podcast, la società che ci ospitava prevedeva un certo numero di download, e al primo giorno abbiamo addirittura avuto 10 volte in più di quanto ci aspettavamo per l’intero mese. Venivano persone da ovunque e incominciavano a parlare del Morning Zoo. Questa è la cosa più bella. Ero a pranzo l’altro giorno e il proprietario del ristorante, un signore di circa 40 anni, venne e incominciò a farmi domande sul podcast, dicendo come era stato preso sin dal primo podcast e quanto era fan dell’American Analog Set. Strano e sensazionale.

Si, certamente farò podcast in tour. Sentirai cosa accadrà dove saremo. Sentirai interviste ad altre band. Sentirai dichiarazioni dei ragazzi che lavano i bus, e tutto ciò di cui non hai interesse. La tua testa potrebbe domandarmi, “Dove diavolo è andata l’ultima quarta parte della mia vita?”

6. 15 anni fa stavi appena incominciando a suonare in una piccola band chiamata Blink-182. Subito dopo, quella band è diventata una delle più famose band della scena punk rock vendendo milioni su milioni di dischi in tutto il mondo. Come ti vedi nei prossimi 15 anni? Pensi di continuare con i +44 per molti anni?

15 anni fa mi stavo appena diplomando nell’high school e stavo suonando in un garage con i miei amici, e mai in milioni di anni avrei potuto pensare di diventare così fortunato come lo sono adesso. Non ho idea di come sarà tra 15 anni. Ma si, sarò sicuramente a suonare musica. Si, abbiamo intenzione di continuare a suonare con i +44 per molto tempo. Non è un side project o qualcosa del genere. Questo è il nostro amore e la nostra carriera.

7. Pensi che i +44 avranno così successo quanto i Blink-182?

Mi sento fortunato ad aver potuto fare quello che abbiamo fatto con i blink-182. Come dicevo prima, non me lo sarei mai potuto immaginare. Tutto quello che possiamo fare è scrivere la miglior musica possibile. Poi se sarà un successo come i blink-182 sarà un bene per tutti voi. Spero che lo sarà.

8. Le cause dell’”indefinite hiatus” dei Blink sono ancora delle voci. Tom ha spiegato le cause molto vagamente in alcune interviste. Puoi dirci la tua riguardo questa storia e spiegarci cosa è accaduto veramente, cosa è successo, e perché? Deve essere stato un grande passo per la band rinunciare all’ultimo minuto allo Tsunami Benefit show

L’intera cosa è iniziata pochi mesi prima dell’ultimo tour europeo. Stavamo parlando di pianificare l’ultimo tour nord-americano per il self-titled album in primavera. Ce lo ha proposto il nostro manager, e ci ha incoraggiato a farlo, dicendoci che sarebbe stata una grande idea e che avrebbe supportato l’uscita del nostro quarto singolo (Always). Eravamo tutti d’accordo. Il tour che stavamo facendo era il più divertente che penso di aver mai fatto. Gli show erano straordinari, amavamo le canzoni che suonavamo, la reazione era stupenda. Il piano per i blink era di finire il tour europeo, avere gennaio e febbraio di riposo, per poi riprendere il tour a marzo o ad aprile o qualcosa del genere. Avevamo un discreto staff (ragazzi del suono, tecnici delle chitarre, tour manager, tecnici della produzione e delle luci, etc.) che ci sostenevano e che avrebbero lavorato con noi almeno fino a fine primavera, e possibilmente più avanti. Tutti erano d’accordo, e il tour era stato organizzato.

Più tardi, Tom iniziò dicendo che non voleva fare il tour, che era stanco e voleva stare a casa. Voleva cancellare il tour. Immediatamente il nostro manager cambiò i suoi piani. Ero in aeroporto a Singapore, sulla via del Nepal, e mi chiamò per dirmi che adesso pensava che non avremmo più dovuto fare il tour. Questa è una buona indicazione per capire la relazione che c’era tra il nostro vecchio manager e i blink-182. Da quel momento, diventò praticamente il manager di Tom. Tom cambiò idea durante il tour, e così anche il nostro manager. Strano, vero? Arrabbiato, presi l’aereo e volai per il Nepal e per il Bhutan, più tardi incontrai Travis e Tom a Londra, per incominciare il tour.

Al primo concerto, il nostro vecchio manager ci diede appuntamento nei camerini prima dello show. Voleva avere un incontro per discutere sul tour primaverile. Lui e Tom sedevano da una parte della stanza e Travis e io dall’altra. Fece tutto il discorso. Ci diceva che Tom era stanco. Aveva bisogno di un break. Aveva “suonato tanto” e voleva stare con la sua famiglia. Il tour primaverile stava per essere cancellato. Travis e io eravamo scioccati. Dopo il tour che stavamo facendo, ci furono due mesi liberi. Non sono stati abbastanza quei due mesi per andare a casa a rilassarti con la tua famiglia? Chi nel mondo ha due mesi di vacanza dal proprio lavoro da poter passare a casa? Ma non fu abbastanza. Aveva bisogno di più tempo. Molto più tempo. Travis e io abbiamo detto “Okay, se non vuoi fare il tour, che ne dici di stare a casa e iniziare il prossimo disco?” Avevamo molte idee ed eravamo pronti per iniziare a buttare giù qualcosa. E Tom poteva stare con la sua famiglia. Non voleva fare nemmeno questo. Era stanco e voleva soltanto fermarsi. Gli abbiamo chiesto di quanto tempo avesse bisogno, e diceva che non lo sapeva. La conversazione si riscaldò e duro per due o tre ore. Non si arrivava ad una decisione, e il risultato fu la cancellazione del tour, con nessun idea di quando avremmo potuto fare qualcosa ancora con i blink-182. Travis e io abbiamo detto a Tom e al nostro manager che non avevamo intenzione di stare seduti con le mani in mano per sei mesi, che volevamo ancora scrivere musica e suonare. Loro ci capivano ed erano d’accordo. Un paio di giorni dopo Tom ci disse che aveva bisogno di 6 o più mesi liberi. Il nostro intero staff fu avvisato della cancellazione del tour verso fine del tour europeo, circa 10 giorni dopo. Questo accadeva un paio di settimane prima di Natale. Il resto del tour fu acido. Ognuno se ne fregava. Non c’era un bel clima. Ma gli show furono davvero fantastici!

Travis e io eravamo scossi e arrabbiati per la posizione in cui ci avevano messo. Capivamo che Tom voleva stare con la sua famiglia. Noi tutti lo capivamo. Tutti amiamo le nostre famiglie e vorremmo star con loro. Allo stesso tempo, questo è il nostro lavoro. Siamo così fortunati di poter fare ciò che facciamo. Amiamo il nostro lavoro e volevamo esser li fuori a farlo, e tutto ciò ci stava scappando di mano. Volevamo dire no a questo. I Blink-182 sono stati una democrazia fino a quel giorno, e alla fine non lo fu più. Tutto riguardava una sola persona. Si sentiva la pigrizia. Veramente la si sentiva. Perciò andammo a casa e iniziammo i nostri 6 mesi di break.

Dopo Natale lo tsunami colpì, e subito dopo che io chiamai il nostro manager per la possibilità di fare qualche show di beneficenza. Sentivo che si dovesse far qualcosa del genere. Sapevo che eravamo durante “Il periodo di riposo di Tom” , perciò dissi che avremmo potuto fare un set acustico, oppure Travis e io potevamo cercare un chitarrista sostitutivo per uno show. So che ci sono voci che dicono che io ho organizzato tutto senza averne parlato con nessuno. Questo non è assolutamente vero. Chiamai il nostro manager, e chiedemmo di farlo senza Tom, ma Tom voleva sostenere la causa dello Tsunami, perciò il nostro manager ci organizzo il tour per il benefit show al Pond. Sarebbe passato tanto tempo da quando ci eravamo esibiti l’ultima volta, quindi abbiamo fatto un po’ di prove la settimana prima dello show di beneficenza.

Alle prime prove, incominciammo a parlare della nostra pausa forzata, del successo del disco, e della possibilità di registrare il prossimo album. Tom disse che avrebbe voluto registrarlo solo a casa sua a San Diego. Non sarebbe venuto a Los Angeles. Non avrebbe viaggiato per le registrazioni. Voleva che me e Travis registrassimo le nostre parti a Los Angeles come volevamo, per poi spedirgliele a San Diego e così lavorarci su. Potresti pensare, all’ultimo album dei blink, Travis viaggiava ogni giorno da Los Angeles allo studio di San Diego per registrare la sua parte. Ma Tom non stava lasciando la sua casa. Questo è il punto al quale la band era arrivata.

Tom stava decidendo quando avremmo dovuto fare il tour, come avremmo dovuto farlo, quando dovevamo aver tempo libero, quando dovevamo registrare, e come dovevamo registrare. Una persona che stava dettando ogni cosa. Noi glie lo dicevamo. Ma le cose peggioravano. Gli abbiamo detto che se avesse avuto intenzione di fare un disco separatamente, in studi differenti, la nostra band cessava di essere una band. La magia in studio si crea quando tutti e tre siamo li assieme, lavorando sulle parti, discutendo, dicendo le nostre opinioni per rendere l’album il migliore possibile. Provare a fare un disco assieme per mail lavorando separatamente sulle tracce è ridicolo. Avrebbe compromesso l’intero album. Sarebbe stato un cd terribile. Chiedemmo a Tom se fosse pronto alle conseguenze di quello che stava dicendo? Dovevamo sacrificare la qualità della nostra musica per la sua insistenza nel registrare il disco solo a San Diego? Noi gli abbiamo detto, “Stai cercando di prendere il controllo su tutto, ed è sbagliato” Lui disse che non avrebbe potuto essere parte di qualcosa che non avrebbe potuto controllare, e se ne è andato dalla sala prove.

Il giorno dopo il nostro manager ci ha chiamato e ci ha informato che “Da oggi, Tom DeLonge non è più un membro dei blink-182.” Ci disse di non provare a chiamare Tom, che ha già cambiato il suo numero e che non voleva parlare con noi. E così è come è finita. Dopo 13 anni ad essere una band unita, centinaia di migliaia di miglia percorse, innumerevoli show, e sette album realizzati, Tom non ha nemmeno chiamato per lasciare la band. Lo ha fatto il suo manager per lui.

9. Tom disse: “Penso che [Mark e Travis] andranno nella loro tomba pensando che io ho fatto tutto questo perché avevo un piano calcolato per fare un'altra band o per fare qualcosa per me stesso senza di loro” E’ questo quello che pensi? Tom mostrava qualche segno di voler iniziare un’altra band?

Si, il nostro vecchio manager, spesso parlava del fatto che Tom volesse fare un album da solista. Ad un certo punto c’erano email che giravano e che io copiai, che parlavano che Tom volesse iniziare una carriera da solista. Non fu così tanto tempo dopo che Tom se ne andò dai Blink-182 “a spendere più tempo con la sua famiglia” e andò in studio per iniziare il suo nuovo disco. Quando il nostro manager ci disse che Tom stava iniziando il disco, gli chiesi come voleva chiamare il suo nuovo progetto. Mi disse “Lo chiamerà Tom DeLonge.” Fu più tardi che lo cambiò in Angels And Airwaves.

10. Non c’è da nascondere il disappunto che alcuni fan hanno per “We Don’t Need To Whisper”. Qual è la tua opinione sulla nuova band di Tom? Hanno le brutte opinioni dei media sugli AVA cambiato il tuo approccio nella promozione dei +44?

Guarda, io ho sempre amato la musica di Tom. Scrivevo musica con lui da 13 anni, e ho sempre rispettato e ammirato la sua abilità nel creare alcune canzoni fantastiche. Mi piace pensare che ci siamo ispirati l’un con l’altro per creare canzoni sempre migliori, e io sono molto orgoglioso della musica dei Blink-182, soprattutto dell’ultimo disco. Comunque, il suo nuovo album non mi ha colpito più di tanto. Il verso nel primo singolo era molto figo, ma tutto sembra svanire subito dopo. Il resto delle canzoni sembrano lunghe e ripetitive. Mi vien da pensare “aspetta, l’ho già ascoltata questa canzone?” Su tutte le tracce, si attende qualcosa che colpisca, per la canzone che si distingua da tutte le altre, e questo per me non avviene mai. Sembrava come se ci fossero alcune buone idee che sarebbero venute fuori, ma mai queste si concretizzano. Ho sempre amato l’onesta semplicità e bellezza nella musica di Tom e nei testi. Questo album sembra forzato e importante solo per se stesso. Come spesso insisteva “Sono un artista adesso”, era più interessato a parlare di fare buona musica piuttosto che a fare soltanto buona musica. Musicalmente, penso che Tom fosse più forte nel passato. Questa è la mia onesta opinione sull’album.

11. In una recente intervista, Travis diceva che ora possiamo vedere “come è il vero Tom”. Cosa voleva dire con questo e sei d’accordo?

La cosa pazza è, che la vera domanda che ci avevano rivolto era così: “Dopo le eccessive dichiarazioni di Tom dello scorso anno, che Dio scrisse metà del suo album, che è la migliore musica degli ultimi 20 anni, che l’album avrebbe cambiato il mondo, che avrebbe venduto milioni di copie, cosa hai da dire ora sull’album visto che è risultato un fallimento, e che ovviamente non ha cambiato affatto nulla? E’ la nuova faccia di Tom che tu non hai mai visto, o le persone ora hanno visto il vero Tom?” Travis rispose onestamente, e si io sono d’accordo con lui.


12. Sappiamo tutti che Tom suona ai concerti degli AVA un pezzo della canzone ‘Down’ dei Blink 182. Come la pensi riguardo a questo, e hai intenzione di suonare qualche canzone dei Blink per i live dei +44?


Tom può suonare ciò che vuole ai suoi show. E’ un suo diritto. Ogni band al mondo può suonare qualsiasi canzone ai propri show. Come è stato detto, penso che sia un tasto dolente quello che ha toccato, suonando canzoni dei blink ai suoi spettacoli. Non è di rispetto ai suoi fans. Non è di rispetto ai Blink-182. Ha lasciato i Blink-182. Come mai hai intenzione di lasciare una band per poi metterti a suonare le sue canzoni ai tuoi concerti, ed essere così schietto?

Travis e io potevamo fare un tour come se fossimo stati i Blink-182 se ne avessimo avuto voglia. Avremmo potuto cercare un nuovo chitarrista e farci strada. Era un nostro diritto, dal momento che Tom se ne era andato. Naturalmente non abbiamo nessuna intenzione a farlo. I Blink-182 eravamo noi tre. E’ molto falso comportarsi così. No, non suoneremo canzoni dei blink agli show dei +44.

13. Tom dice che tu non gli hai mai detto nulla riguardo ai +44, e che lo ha letto attraverso un giornale. E’ vera questa cosa?

No. Quando Tom ci disse che si era preso mezzo anno di riposo, Travis e io abbiamo detto a Tom e al nostro vecchio manager che non avevamo intenzione di non fare nulla in quel periodo. Amavamo scrivere canzoni e volevamo metterci al lavoro. Volevamo essere nello studio di registrazione. Loro naturalmente ci dissero che ci capivano. Dicevamo tutto ciò che volevamo fare. Persino quando Tom ha lasciato la band, ed eravamo ancora in contatto con il management, il giorno che io e Travis abbiamo incominciato a scrivere canzoni, chiamai l’ufficio del nostro manager e gli dissi “Okay, Travis e io abbiamo intenzione di andare in studio oggi. Ti ho chiamato solo per fartelo sapere.”

Ovviamente, da quando Tom ha cambiato il suo numero e non voleva parlare a nessuno, non potevo chiamarlo direttamente e dirgli “Hey, hai lasciato la band. Travis e io stiamo incominciando a lavorare su qualcosa di nuovo”. Ma abbiamo fatto tutto il possibile per avvisare su cosa stavamo facendo e il perché. Non c’era nessun segreto sui +44. Tom ha lasciato la band nella metà di febbraio del 2005, e non avevamo neanche incominciato a registrare demo per Marzo. Dovevamo Travis e io smettere di fare musica quando se ne è andato?

14. Pensi che te e Tom tornerete assieme qualche volta, magari per un incontro di affari all’Atticus o alla Macbeth? O pensi che sia la fine di una grande amicizia con lui?

Io sto ancora lavorando per Atticus, Macbeth e Loserkids. Ma non sono coinvolto creativamente in nessuna di queste società da quasi un anno. Questo è perché non vedi nessuna mia foto o nessuna citazione del mio nome sul website o su cataloghi, etc. Abbiamo iniziato la società per divertimento e voglia di essere creativi lavorando con i nostri amici, e da un anno e mezzo ha smesso di essere divertente. Personalmente, non mi interesso delle decisioni delle società, di come stanno andando le cose, perciò Tom e gli altri proprietari hanno preso la loro strada con la società, e io la mia. Spero che tutti gli impegati abbiano il massimo della loro fortuna in futuro. Ma questo non mi riguarderà.

Se io e Tom saremo amici ancora, non lo posso dire.

15. C’è qualche canzone su cui avete lavorato che non avete realizzato prima dello scioglimento dei Blink-182? Se si, pensi che i fan avranno la possibilità di sentirle?

Si. All’ultimo Tour Nordamericano, avevamo a disposizione nei camerini uno studio di registrazione. Durante le ore di pausa buttavamo giù qualche idea per il prossimo album dei Blink-182. Avevamo iniziato delle canzoni davvero fantastiche in quei camerini. Dopo che Tom se ne è andato, il nostro manager ci ha chiamato e ci ha detto che Tom aveva intenzione di realizzare qualche idea che avevamo avuto in quel tour per la sua nuova band. Quando il disco degli Angels And Airwaves è uscito, ero proprio ansioso di sentire che ne aveva fatto di quelle idee. C’erano dei bellissimi intro in quei demo. Sono rimasto sconvolto per come sono diventati, per la stessa ragione che ho detto prima. Io pensavo sarebbero diventate delle fantastiche canzoni dei Blink-182, ma qualcosa è andato storto.

16. Cosa speravi andasse diversamente con i Blink? Qual è la cosa che ti aspetti maggiormente?

Nessuna cosa. Amo ogni singolo minuto dei Blink-182. E' stato tutto la realizzazione di un sogno. Abbiamo iniziato in un garage e abbiamo finito suonando nelle arene. Scrivevamo musica che amavamo, giravamo il mondo, e vendevamo milioni di dischi. Abbiamo avuto l’appoggio di tantissimi fan in tutto il mondo. Come potrei sperare che qualcosa andasse diversamente?

17. Qual è la canzone più personale che hai scritto (+44 o Blink)?

Hmm, è difficile scegliere la canzone che significa più per me. Sono tutte personali per diverse ragioni. Credo sia figo dirvi quelle che hanno significato di più per me. Sono:

Adam’s Song, Apple Shampoo, Dammit, Every Time I Look for You, Go, Lemmings, M+M’s, Man Overboard, Stockholm Syndrome, e Wendy Clear dei Blink-182. E l’intero album dei +44. L’album dei +44 è il più personale per quanto riguarda i testi. Le parole in quel cd sono tutti i miei pensieri e ciò che ho dentro. Penso sia l’album più personale che ognuno di noi abbia mai scritto. Vuoi sapere chi siamo, cosa pensiamo o cosa sentiamo? Ascolta l’album dei +44.

18. Ci sono molte voci riguardo a cosa accadde al primo batterista dei Blink, Scott Raynor. Per chiarire le cose una volta per tutte, cosa è successo veramente?

La ragione dietro a Scott è che ebbe delle motivazioni personali per prendere quel grande passo a quel tempo. Non penso sia il posto giusto per discutere di queste cose senza il suo permesso. Perciò, il massimo rispetto per Scott, ho intenzione di saltare questa domanda. Ha fatto un paio di interviste, che ho visto dove ne parla, li trovi le risposte alle tue domande.

19. Se dovessi dire qualcosa a Tom in questo momento, cosa sarebbe?

Cosa è successo al tuo taglio di capelli?

20. C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan?

Grazie. Grazie per tutto. E ci vediamo presto!

Edited by Kita» - 12/4/2012, 21:48
 
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K_Stratocaster.182°
view post Posted on 12/4/2012, 19:25     +1   -1




Rido ogni volta che leggo la risposta alla domanda 19 XD Comunque questa intervista è davvero esaustiva!
 
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Roby-182
view post Posted on 12/4/2012, 21:58     +1   -1




ahahahahah vero, comuqnue mark oltre al fatto dei capelli, doveva chiedergli anche che ha fatto alla voce XD
 
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view post Posted on 13/4/2012, 05:56     +1   -1
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© Terri

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HAHAHA è vero x°
(ho modificato un pò il post in modo grafico :3 spero vada bene roby!^^)
 
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Roby-182
view post Posted on 13/4/2012, 13:45     +1   -1




CITAZIONE (Kita» @ 13/4/2012, 06:56) 
HAHAHA è vero x°
(ho modificato un pò il post in modo grafico :3 spero vada bene roby!^^)

Tranquilla va bene, nessun problema :)
 
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4 replies since 11/4/2012, 21:38   587 views
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